Zingaretti elogia l’invito di Berlusconi: sì all’anima patriottica, non a nuovi governi
«Il Covid — è il ragionamento del segretario del Partito democratico — è stato per ora governato grazie alle misure di contenimento adottate dagli italiani. Ora siamo agli effetti economici, produttivi e sociali del post-pandemia. È una fase sicuramente più complessa da affrontare. Potenzialmente drammatica. È cambiato tutto. Abbiamo chiuso una fase dell’emergenza sanitaria e già siamo piombati in un’altra emergenza addirittura più complessa».
Perciò, prosegue Zingaretti nel suo ragionamento ad alta voce, «dobbiamo dare protezione e sicurezza agli italiani». E secondo il leader del Pd «dare sicurezza e protezione» oggi vuol dire «dare stimoli e sostegno alle imprese, creare lavoro, permettere a un giovane di studiare, a una donna di non tornare indietro di decenni, ad una persona anziana di vivere degnamente la propria vita». Insomma, «tutto è più incerto e deve spingerci a una scelta di qualità».
E allora, spiega Zingaretti, «serve un nuovo patto per ridare fiducia al Paese su scelte strategiche da compiere». Certo, l’atteggiamento di Matteo Salvini secondo il leader del Partito democratico non aiuta: «È troppo facile cavalcare e rappresentare i problemi delle persone, come sento fare da qualcuno nelle piazze della destra. I problemi delle persone vanno risolti, non agitati», spiega ai suoi. Perciò, pur conscio di tutte le difficoltà che incontrerà lungo questo percorso, Zingaretti punta a far avere al suo partito un ruolo da protagonista in questa fase, perché, come ripete in tutti i suoi colloqui di questi giorni, «senza la politica non se ne esce».
«In questa situazione — spiega il segretario ai collaboratori — si chiarisce ancora di più la forza e la credibilità di una linea politica che dallo scorso agosto ci ha portato a sostenere il governo di coalizione per salvare l’Italia. E ora, in questa nuova e delicata fase, dobbiamo sapere garantire al Paese lo sforzo collettivo di un’intera classe dirigente». Infine un appello ai suoi: «Il Pd si conferma una forza centrale della democrazia italiana. Quindi ora occupiamoci dei problemi del Paese, interloquiamo con tutte le forze politiche e dimostriamo di saper cambiare gli schemi».
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