Crisanti contro Zangrillo: “Fosse venuto a Vo’ a gennaio avrebbe detto che il virus clinicamente non esisteva”

Lo scontro con Zangrillo

Sul ritorno del Coronavirus in Italia si è aperto un fronte tra gli esperti: secondo Zangrillo sarebbe come provare a prevedere che a Milano nevicherà il giorno di Sant’Ambrogio. E perciò non ha usato giri di parole per rispondere a tutti coloro che si dicono certi di una seconda ondata in autunno o a settembre. Le loro affermazioni, a suo giudizio, “non hanno senso dal punto di vista scientifico”. Questo non vuol dire però che bisogna allentare l’attenzione sulla problematica: “Le misure di distanziamento, di lockdown, di prevenzione sono servite per portarci a questo punto e ora vanno mantenute”.

A Vo’ Euganeo il Covid-19 era presente già dalla prima-seconda settimana di gennaio: ne è convinto Crisanti, che è arrivato a questa certezza in seguito a una serie di studi condotta sulla popolazione del piccolo centro cittadino della provincia di Padova. Il direttore di Microbiologia e Virologia all’università di Padova ha fatto sapere che sono stati fatti di nuovo il tampone a tutta la popolazione, poi il test sierologico e ora si sta completando l’analisi genetica. Il test sierologico ha palesato la presenza di un numero rilevante di persone che al primo campionamento (del 24-25 febbraio) era negativo al tampone e stava bene “e queste persone hanno anticorpi, è emerso che circa il 5% della popolazione di Vò Euganeo ha anticorpi contro il virus”.

IL GIORNALE

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