Rogo Thyssenkrupp, concessa la semilibertà ai due manager condannati | I parenti delle vittime: “Ci incateneremo a Roma”
La procura tedesca di Essen ha concesso la semilibertà a Harald Espenhahn e Gerald Priegnitz, i due manager di Thyssenkrupp ritenuti corresponsabili dell’incendio che nel 2007 causò la morte di 7 operai a Torino. Espenhahn e Priegnitz sono stati condannati a 5 anni di carcere per omicidio e incendio colposo. La notizia è stata anticipata dall’emittente locale Radio Colonia, che cita la procuratrice Anette Milk.
La comunicazione sulla concessione della semilibertà è arrivata in giornata alla procura generale di Torino. Secondo quanto appreso la semilibertà sarebbe già stata concessa a uno dei due manager. Il provvedimento prevede che i condannati trascorrano in carcere la notte e che di giorno lavorino all’esterno. Sono contemplate anche agevolazioni in materia di socialità all’interno dell’istituto di pena.
La semilibertà può essere concessa in presenza di tre requisiti: assenza del pericolo di commissione di reati della stessa indole (in questo caso si tratta di omicidio colposo), assenza del pericolo di fuga, assenza di recidiva.
I parenti delle vittime: “Ci incateneremo a Roma” “Ci
incateneremo a Roma. Andremo a Essen. Qualcosa faremo. Devono dirci
come è possibile questa cosa”. E’ il primo commento di Rosina
Platì, mamma di una delle sette vittime del rogo alla notizia della
semilibertà per i due manager tedeschi. “Stasera – prosegue la donna
– volevamo festeggiare, ma in qualche modo sentivamo che
sarebbe arrivata una notizia di questo genere. Adesso basta: ci devono
spiegare cosa è successo. Hanno giocato troppo con noi e non ci fidiamo più di nessuno”.
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