Sui contratti a termine M5s dice no a Gualtieri

Più semplice la strada sul fronte dei licenziamenti, sul quale il titolare di via XX settembre sta trovando una maggiore consonanza con il partito di maggioranza relativa. L’idea di Nunzia Catalfo di prolungare fino a dicembre il blocco insieme alla cassa integrazione non ha riscosso successo anzitutto nel suo partito di riferimento. Le valutazioni in corso della misura che al momento scade il 17 agosto probabilmente ci sarà, ma interesserà un arco di tempo molto limitato, al massimo fine ottobre, in modo tale da avere il tempo di mettere a punto incentivi e disincentivi su assunzioni e interruzioni dei rapporti di lavoro.

Qui la questione è meno politica, meno ideologica, e di più facile soluzione. Proprio oggi l’Inps ha diffuso dati secondo i quali nel primo trimestre dell’anno la trasformazione di rapporti di lavoro da tempo determinato a indeterminato sono crollate del 26%. L’impatto del Covid-19 interessato sensibilmente i contratti a termine, accentuandone la flessione. Il saldo dei rapporti a tempo determinato a marzo 2020 è risultato pari a -359.000 con un forte incremento rispetto a quanto osservato a febbraio, quando si era fermato a -253.000. Numeri che hanno contribuito a convincere Gualtieri che un cambio di passo, sia pur momentaneo, sia necessario. Resta da convincere i 5 stelle.

L’HUFFPOST

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