Recovery Fund, i meriti e i rischi

Rischio concreto: l’ideologia del grillismo che per anni ha demonizzato l’Unione Europea non è scomparsa. Nei mesi passati è riemersa per saldarsi con i pregiudizi più vieti della destra a trazione leghista. Lo stesso Conte ne è rimasto in apparenza prigioniero, rinviando di continuo una decisione sul Mes, il prestito di 37 miliardi di euro per la sanità: sebbene gli vada riconosciuto di avere saputo usare a proprio vantaggio un elemento di debolezza nella trattativa. Ora si ritrova a capo di una coalizione potenzialmente in espansione; e con gli avversari interni, in primis il ministro degli Esteri, il grillino Luigi Di Maio, disarmati almeno fino all’autunno. Quanto alla destra, la frattura diventa più vistosa, favorita dalla strategia di logoramento di Conte. L’Europa poteva affossarlo o puntellare la sua leadership, che adesso potrebbe proiettarsi perfino oltre l’area del governo: anche se non c’è ancora un «partito del premier».

CORRIERE.IT

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