Recovery Fund, Conte al Senato: «Realizzeremo piano con impegno e lungimiranza»
I momenti di «rigidità»
A Bruxelles «è stata confermata una risposta ambiziosa, adeguata alla posta in gioco. E in questa prospettiva abbiamo lavorato non solo per preservare il nostro Paese ma anche le prerogative delle istituzioni Ue, da alcuni tentativi insidiosi» nei confronti della stessa Europa. «Ci sono stati dei momenti in cui la rigidità delle differenti posizioni sembrava insuperabile. Ma anche in quei momenti continuava a maturare la consapevolezza di un profondo senso di responsabilità. Non potevamo fallire, accedere a un mediocre compromesso o rinviare la soluzione». E sull’eventuale «freno di emergenza» Giuseppe Conte esprime la sua soddisfazione: «Nessuno potrà porre il diritto di veto e non potrà avere durata superiore a 3 mesi». Il meccanismo dell’ «unanimità avrebbe imprigionato lo strumento chiave della ripresa in veti incrociati tra Paesi membri. Su questo punto l’Italia ha tenuto la sua linea rossa».
I ringraziamenti
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha ringraziato in aula al Senato la «compattezza» delle forze di maggioranza e anche l’opposizione. «Una particolare menzione» viene riservata da Conte per il ministro degli Affari europei Amendola, presente al tavolo di Bruxelles. «L’Italia – dice Conte – riceverà 209 miliardi di euro, di cui 81 miliardi l’ammontare dei grants. Si tratta del 28% degli aiuti complessivi del pacchetto Next Generation Ue. L’emissione di titoli europei si fermerà nel 2026 e comincerà la restituzione».
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