Coronavirus, seconda ondata: il dossier segreto sulla fase 3
di Fiorenza Sarzanini
Tre scenari possibili per la fase 3, cinque soluzioni già studiate. Comprese quelle previste in caso di «seconda ondata». C’è un documento riservato stilato dagli esperti dell’Istituto superiore di Sanità e del dicastero della Salute che analizza quanto potrà accadere in autunno. «Linee guida», le ha definite ieri in Parlamento il ministro Roberto Speranza che ha parlato di un «lungo lavoro trasmesso al Comitato tecnico scientifico che sarà inviato alle Regioni e costituirà l’orizzonte con cui affrontare la fase della ripresa». Un dossier che già tiene conto di un dato fondamentale: la riapertura delle scuole che potrebbe far salire la curva epidemiologica. I calcoli già effettuati dagli scienziati, anche sulla base di quanto accaduto in altri Paesi, accreditano infatti la possibilità che la ripresa delle lezioni possa incidere sull’Rt, che misura la trasmissibilità del virus, con un + 0,4. Ed è su questo che a fine agosto si confronteranno tecnici e politici.
I tre scenari
Il primo scenario ipotizzato dagli esperti riguarda la «trasmissione localizzata». Vuol dire che la situazione è simile a quella attuale con un’incidenza di casi ancora sotto controllo, ma con alcuni focolai che fanno aumentare l’indice Rt. E dunque bisogna prevedere una reazione adeguata soprattutto per quanto riguarda la tracciabilità dei contatti dei positivi.
Il secondo scenario fa salire invece il livello di preoccupazione perché riguarda un’impennata di casi, quindi un peggioramento della situazione, comunque gestibile senza interventi straordinari a livello di servizio sanitario nazionale. Prevede cioè un numero consistente di malati che ricorrono alle cure negli ospedali, ma senza provocare una situazione fuori controllo, e altri che invece possono gestire il contagio e i sintomi rimanendo a casa.
Infine il terzo scenario, quello che fa tornare indietro ai tempi più critici e drammatici della pandemia. Ipotizza infatti una seconda ondata di Covid-19, dunque un numero altissimo di nuovi casi e soprattutto tanti malati che arrivano in ospedale in condizioni gravi e necessitano di cure particolari o ricoveri in terapia intensiva.
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