Il vicepresidente Pence rilancia per altri 4 anni alla Casa Bianca: “Basta violenze. Biden un cavallo di troia della sinistra radicale”
Pence ha poi ricordato la morte di un poliziotto, Dave Patrick Underwood, ucciso durante gli scontri a Oakland. La sorella dell’agente, Angela, commossa, ha seguito il discorso in platea. “Gli americani sanno – ha aggiunto – che noi non scegliamo tra sostenere le nostre forze di polizia e i nostri vicini afroamericani perché migliorino la qualità della loro vita. E per la prima volta, questa amministrazione ha realizzato entrambe le cose”.
Il vicepresidente ha ricordato la posizione di Joe Biden, che ha parlato di razzismo in America e di pregiudizio nella polizia. E a quel punto, Pence ha ripetuto il mantra repubblicano: “Biden vuole togliere fondi alla polizia. Con lui non sarete più al sicuro. Noi non toglieremo mai i fondi alla polizia, né ora né mai”.
I veterani in campo per Trump: “Siamo una nazione di eroi, non solo i soldati, ma ogni cittadino che fa sacrifici”
dalla nostra inviata ANNA LOMBARDI Il messaggio relativo alle violenze, prima escluso poi inserito nel discorso ufficiale, non ha riservato sorprese, confermando la saldatura sempre più forte tra la Casa Bianca e la polizia.
Un’ora prima, tra gli speaker si era presentato anche Michael McHale, dell’associazione nazionale delle organizzazioni di polizia, che aveva attaccato le città di Portland, Chicaco, Seattle e New York per non aver appoggiato la polizia. Trump è convinto che una rivolta sociale degli afroamericani potrebbe spaventare gli elettori americani e portarli a scegliere il candidato repubblicano del “law and order”.
La polizia spera nella rielezione di Trump, altri episodi di violenza potrebbero creare il terreno più favorevole al tycoon. “Dovete scegliere tra il presidente più fedele alla polizia – ha aggiunto McHale – o tra i più radicali che possiamo avere”.
Pence si è messo sulla stessa linea d’onda. Il vice di Trump era entrato
sulla scena, accompagnato dalla moglie Karen, salutato da una platea di
una settantina di persone, in maggioranza senza mascherina di
protezione, che hanno cominciato a cantare “four more years”. Dopo aver
invitato i cittadini a stare al riparo in attesa dell’arrivo
dell’uragano Laura, Pence ha annunciato di accettare la nomination a
correre come vicepresidente, per poi ringraziare la moglie, i tre figli,
e la madre, Nancy, presente in platea.
Rep
Fedele e conservatore, Pence lo scudiero che parla ai cristiani
di FEDERICO RAMPINI
“I democratici hanno speso quattro giorni attaccando l’America – ha
commentato – ma come ha detto il presidente Trump, dove Joe Biden vede
le tenebre, noi vediamo la grandezza. C’è bisogno di altri quattro anni
di Trump alla Casa Bianca. Il presidente vede l’America per come è”. E
ancora un tema molto gettonato della convention: “Biden un cavallo di
troia della sinistra radicale”.
Pence ha ricordato l’eliminazione del generale iraniano Qasem Soleimani, e le critiche rivolte da Biden a Trump. Ha poi sottolineato come il presidente abbia “mantenuto le promesse” e spostato la sede dell’ambasciata a Gerusalemme. Il numero due alla Casa Bianca ha ricordato ancora la creazione di “sette milioni di nuovi posti di lavoro” nei primi tre anni alla Casa Bianca e il tragardo dell’indice di disoccupazione più basso negli ultimi 65 anni. Ma poi è arrivata la pandemia. Pence ha ribadito il tempismo di Trump nel “bloccare i voli dalla Cina, il secondo Paese più forte economicamente al mondo” e l’impegno della Casa Bianca nel cercare un vaccino contro il virus. “Biden dice che nessun miracolo è in arrivo – ha detto. ma l’America è la terra dei miracoli. E allora vi annuncio che avremo il primo vaccino sicuro entro la fine dell’anno”. “Non solo abbiamo aperto l’America – ha continuato – ma apriremo anche le scuole”.
L’ingresso di Donald Trump con la moglie Melania ha
chiuso la serata, con gli applausi della platea e i reduci e mutilati
che si sono avvicinati, a fatica, supportati da stampelle, per salutare
Trump e la First Lady. Il presidente e Melania li hanno applauditi ma
senza avvicinarsi per motivi di sicurezza legata al Covid, mentre Pence
ha salutato scambiando il gesto del pugno.
Rep
Il voto degli evangelici sulle presidenziali: nel 2016 otto su dieci scelsero Trump
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E’ stata anche la serata della Second Lady, Karen Pence,
insegnante elementare da venticinque anni, che ha ricordato i cento
anni dal diritto di voto alle donne e il ruolo dei soldati americani,
tra cui il figlio Michael, arruolato nei Marines. Ma anche quello delle
“mogli” dei militari. La Second Lady ha poi raccontato l’incontro con
chi lavora al servizio di emergenza per i veterani. “Una in particolare –
ha detto – Sidney Morgan, una veterana, disse che il suo onore più alto
è stato poter accompagnare una persona fisicamente in ospedale perché
ricevesse le cure di cui aveva bisogno”. Come insegnante di una scuola
privata, Karen tornerà in classe, in Virginia. “In questi tempi
difficili – ha commentato – stiamo vedendo molti esempi di americani che
aiutano gli altri, sono tutti eroi”.
La terza serata della convention repubblicana era partita con due
notizie contrastanti: la netta rimonta di Trump nei confronti di Biden secondo i sondaggi
di Rasmussen, che ha dato il 46 per cento al democratico e 45 al
presidente, ma la vittoria dei democratici nell’audience: 18 milioni di
persone hanno seguito la seconda serata
della convention virtuale dei repubblicani – segnata dagli interventi
della First Lady Melania, il segretario di Stato Mike Pompeo, e i due
figli di Trump, Eric e Trump – duecentomila spettatori in meno rispetto
alla seconda giornata di quella democratica. Il dato è stato registrato
da Nielsen Media Research.
Rep
Outlook | Il mistero dell’economia che aiuta Trump
di FEDERICO RAMPINI Il tema di questa terza serata era “La terra degli eroi”, introdotto da un video patriottico a cui ha fatto seguito la preghiera di un rabbino. I messaggi più forti sono stati indirizzati per rinsaldare l’immagine del governo forte per tempi difficili. La senatrice Marsha Blackburn ha lodato le “forze di polizia”, evitando di citare le ultime violenze ai danni di afroamericani.
La governatrice del South Dakota, Kristi Noem, prima donna eletta in questo ruolo, ha annunciato il recupero dell’80 per cento dei posti di lavoro persi con la pandemia “grazie al fatto che non è stato mai chiuso del tutto lo Stato”, dunque esaltando la linea dura di chi ha sempre scelto di ridimensionare la gravità di un contagio che ha provocato oltre 177 mila morti e quasi 5 milioni e 800 mila contagiati solo negli Stati Uniti.
Messaggi di forza anche dalla responsabile per i media della Casa Bianca, Kayleigh McEnany che ha rivelato la malformazione genetica che le aveva aumentato la possibilità di contrarre un cancro al seno. Dopo l’intervento di mastectomia preventiva, ha raccontato, ha ricevuto la telefonata del presidente Trump, che le ha fatto coraggio. Lara Trump, moglie del terzogenito del presidente, Eric, ha rilanciato il messaggio del bivio per l’America: “Non sarà una scelta tra democratici e repubblicani – ha detto – o tra destra e sinistra, ma tra la vera America e il socialismo”.
Conway: “Siamo un paese di pioniere, insegnanti, infermiere, imprenditrici. E Trump è con noi”
dalla nostra inviata ANNA LOMBARDI Altra donna chiamata a parlare a favore del presidente, anche Kellyanne Conway, rimasta tra le speaker nonostante domenica sera avesse annunciato, all’improvviso, l’interruzione della sua collaborazione con il presidente.
Nel suo intervento l’ex consigliera di Trump ha puntato sulla determinazione delle donne, ricordando di essere cresciuta in una famiglia, che è di origine italiana, formata da sole donne, la madre e le sorelle. “E nessuna si è mai lamentata”, ha aggiunto. “Il presidente Trump e Pence – ha continuato – hanno dato all’America la possibilità di crescere nel segno della dignità”.
Conway ha lodato il presidente per “aver sempre elevato ai ruoli maggiori le donne sia negli affari sia nel governo. Rispetta le nostre opinioni, ci ha fatto sentire uguali agli uomini. Si è dimostrato un campione per le donne”.
I giorni della convention Gop: la cronaca
REP.IT
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