Siamo tutti spiati

E, insomma, sorrido ai barricadieri della mascherina nella settimana in cui è entrata in vigore la norma sui trojan, i malware inoculati nei telefonini che consentono intercettazioni ventiquattro ore su ventiquattro, mentre siamo in bagno o facciamo l’amore, a dispositivo acceso o spento, ogni nostro file, ogni nostra foto, ogni nostro sms, ogni nostro piccolo indicibile messo a disposizione della nostra spia e del nostro giudice. Ora intercettateci tutti, dicevano tempo fa i farfalloni dell’onestà: eccoli accontentati. Il trojan è strumento delle procure non soltanto per il contrasto alla criminalità organizzata, ma anche per i reati contro la pubblica amministrazione. Soprattutto consente la pesca a strascico (che definizione spettacolare!), per cui intercetti uno e ogni interlocutore può finire nel sacco, la sua vita traslocata in una scatola di vetro, nelle mani dei commissari del popolo, anche per un solo sospetto o un solo fraintendimento.

Dico George Orwell, così doviziosamente citato: il suo Winston aveva l’obbligo di tenere acceso il televisore che guardava, e da cui era guardato, ma almeno poteva andare al parco a riconquistare uno spicchio di scandalosa libertà, sperando di non scambiare per amico un delatore. Date un trojan a Orwell – voi che pensate alla delizia di far fuori i malfattori – e vedrete che mondo vi metterà in piedi: per dire della strada su cui ci siamo incamminati.

Vi saluto con Isaac Asimov, che colse la spaventosa disumanità del computer: una volta ben programmato, si comporta con irrimediabile onestà.

L’HUFFPOST

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.