Salvini si lancia sulla Toscana. Dopo il citofono, ecco il paracadute

Sempre fianco a fianco, sullo stesso palco: una sinergia per dare l’assalto al fortino del centrosinistra che resiste da 50 anni. Strategia del tutto diversa da come si era comportato a gennaio scorso quando spesso lui era ad un incontro e la candidata Lucia Borgonzoni ad un altro.

Se da Bologna a Rimini, da Ravenna a Parma aveva monopolizzato l’attenzione locale e nazionale, in Toscana si è mosso con la massima attenzione.

Ha parlato spesso di temi locali, calandosi nel problemi della regione, ex locomotiva del centro Italia. Non solo: aveva scelto anche la Versilia per una settimana di vacanze ad agosto. Bicicletta e passeggiate, toni minimal con gli immancabili selfie, seppur a distanza di sicurezza Covid.

Poi il colpo di teatro, il lancio su Arezzo da 4500 metri. A dieci giorni dal voto regionale come se volesse riprendersi la scena tutto d’un tratto, volesse nuovamente concentrare su di sé i riflettori. “Noi siamo così – dice Daniele Belotti che ha un brevetto civile da paracadutista – autentici e spontanei. La campagna elettorale in Toscana è stata entusiasmante con le piazze piene e tante persone che ci chiedono il cambiamento. L’iniziativa è simpatica e Matteo l’ha subito cavalcata. Alla gente Salvini piace così e lui con la gente ci sta troppo bene anche lanciandosi da 4500 metri”.

QN.NET

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