Zingaretti si riprende il Pd e incalza il governo dopo le elezioni

Però Zingaretti confida che non si arrivi a tanto. E spera che dopo il voto anche i 5 Stelle e Italia viva capiscano che le liti e i distinguo non servono a nulla. Per questo non ha rinunciato al suo obiettivo principale: «Se questa alleanza di governo diventasse un’alleanza politica vinceremmo quasi dovunque e vinceremmo anche le elezioni politiche quando saranno». Già, il suo unico cruccio in questa sera in cui al Nazareno si brinda è l’atteggiamento degli alleati: «Se mi avessero ascoltato avremmo ottenuto dei successi dappertutto». E ai grillini che non hanno voluto unire le loro forze a quelle del Pd manda un messaggio: «Ci avevano detto che eravamo subalterni ai 5 Stelle, poi gli italiani hanno votato e noi siamo il primo partito».

Zingaretti è soddisfatto come non mai, per questo non vuole lasciare ai soli 5 Stelle la paternità della vittoria referendaria: «E’ anche merito nostro», dice al tesoriere Walter Verini, inviandolo subito in sala stampa per rivendicare il successo dei si. Poi scende lui direttamente a dire: «Ora sia apre la stagione delle riforme e dobbiamo procedere spediti». Ossia mandare in porto il disegno di una nuova legge elettorale che eviti gli effetti negativi del referendum. Anche perché, assicura Zingaretti, il Pd «farà di tutto per rappresentare quelle preoccupazioni che hanno portato una parte degli italiani a votare no»

CORRIERE.IT

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