Pd, Zingaretti: “Non si governa con 4 idee possibili di Paese. Per Roma, chiedo alla classe dirigente di farsi avanti”



L’alleanza nata nell’agosto del 2019 “non è più sufficiente: oggi abbiamo una fase in cui abbiamo combattuto per investire almeno 250 miliardi ma c’è il rischio di non farcela perché il sistema paese non è più in grado di spendere velocemente”. Tante le questioni su cui occorre accelerare, ad esempio i decreti sicurezza di Salvini. Il consiglio dei ministri di lunedì sera li cambierà? Ci si augura di sì.

Ma arriva anche da Zingaretti il rimprovero ai dirigenti dem che non si fanno avanti per la candidatura a sindaco di Roma. Una premessa: “Confermo che non ci saranno accordi con il M5S e la Raggi a Roma”. Il segretario quindi bacchetta: “Su Roma nelle prossime ore solleciterò la classe dirigente a farsi avanti. Abbiamo autorevolissime figure. Confido che tanti di questi siano interessati, poi c’è la responsabilità individuale”.

Altrimenti? “Se non ci dovessero essere le condizioni, tra dicembre e gennaio ci saranno le primarie e decideranno i cittadini romani, ma non si dica che è colpa del Pd che non ha candidati. Al momento non mi sovvengono nomi presentati da M5S o dalla destra per le elezioni del 2021, tolto l’autocandidata uscente a Roma”.

Sulla celerità delle risposte insiste anche Ricci. Per il sindaco di Pesaro “velocizzare è la parola più di sinistra che ci sia”. Nella tre giorni del Festival delle città, che ha come titolo “Rinasce l’Italia”, molti sindaci, ministri e esponenti dell’opposizione a cui chiedere conto di progetti e risorse, a cominciare dal Recovery Fund. Luigi Di Maio, il ministro degli Esteri interviene in mattinata e dice che “potremo dire di essere usciti definitivamente dalla pandemia, quando avremo davvero colto le opportunità che questo momento storico ci offre. Sta alla nostra capacità di impiegare le risorse che avremo non per interessi particolari, ma per tutta la comunità. Il paese deve ripartire dai territori e dai comuni”. Così come Teresa Bellanova, la ministra dell’Agricoltura, fa pressing perché il Recovery Plan abbia “un cuore agricolo, settore bistrattato”. Spazio per parlare di riforme con Massimo D’Alema, la renziana Maria Elena Boschi, Pier Ferdinando Casini e il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale. Le testimonianze dei sindaci poi, iniziando con il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro raccontano l’Italia tra lockdown e rinascita.

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