Incentivi auto, stop del governo. Imprese in rivolta
di ACHILLE PEREGO
Neanche un centesimo in più, almeno per ora, per rifinanziare gli incentivi alla rottamazione delle auto più inquinanti, con almeno dieci anni di vita eo l’acquisto di nuove vetture più rispettose dell’ambiente, che scadano il 31 dicembre. E che, per i modelli più popolari con motorizzazioni diesel e benzina compresi nella quarta fascia incentivata (con emissioni di Co2 da 91 a 110 gkm) si sono esauriti in pochi giorni dopo la riapertura delle domande a settembre. Tanto che sulla piattaforma del ministero dello Sviluppo economico (https:ecobonus.mise.gov.it) il fondo (100 milioni su un totale di 400 stanziati con il decreto Agosto) per sostenerne l’acquisto vedeva ieri la misera cifra di 500 euro.
Rimangono invece appena 1,8 milioni sui 50 previsti dal decreto Rilancio per le altre auto e poco più di 48 su 150 (decreto Agosto) per i modelli a benzina, gasolio e ibridi della fascia 61-90 mentre restano abbondanti e a rischio inutilizzo (oltre 175 milioni) i finanziamenti ancora disponibili per le elettriche e ibride plug-in in fascia 0-60. Quelle per cui sono previsti i bonus più elevati che, compreso il contributo dei concessionari, per le elettriche pure arrivano a 10mila euro con la rottamazione e 6mila senza.
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