Ora solare: nel weekend lancette indietro di sessanta minuti
La Francia, invece, dopo una consultazione popolare, ha deciso di seguire l’ora solare per tutto l’anno. È quindi molto probabile che nel Vecchio Continente si arrivi a una scelta differenziata e a una scomoda scacchiera di fusi orari che potrebbe compromettere il buon funzionamento e la competitività del mercato interno.
I VANTAGGI DELL’ORA LEGALE – Il fatto di avere le lancette avanti di un’ora nei mesi estivi permette di sfruttare meglio la luce diurna, risparmiando sulle bollette elettriche. Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, in una nota emessa proprio in vista dell’imminente cambio di orario, ha reso noto che nei sette mesi di ora legale l’Italia ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 150mila famiglie, con un beneficio economico per il sistema di 66 milioni di euro. In termini di sostenibilità ambientale, sono state 205mila le tonnellate in meno di Co2 immesse in atmosfera.
IL DISAGIO DEL JET LAG – La nota dolente che il cambio semestrale di orario porta con sé è il disagio psico-fisico di doversi adattare alla nuova scansione temporale. Di norma, il fastidio è minore in autunno rispetto alla primavera perché in questo caso si guadagna un’ora di sonno mentre in primavera questa viene perduta. A livello fisico, i disturbi più frequenti sono un po’ di sonnolenza e la necessità di riallineare all’orario l’appetito e il desiderio di coricarsi. Dato che le lancette si spostano durante il fine settimana, il consiglio è quello di sfruttare tutti i giorni a disposizione per cambiare gradualmente le nostre abitudini, anticipano di un quarto d’ora i pasti e il momento di coricarsi. Si può fare ben poco, invece, per ovviare al senso di malinconia che proviamo nel vedere scendere il buio quando è ancora metà pomeriggio, se non godere il più possibile della parte della giornata in cui la luce è più abbondante e programmare qualche attività piacevole per gli orari preserali. Può essere utile migliorare l’illuminazione domestica prevedendo nuovi punti luce nelle diverse stanze della casa, e accendendoli un po’ di più per far capire al nostro organismo che ancora non è ora di andare a dormire. Cerchiamo anche di non cedere alla sonnolenza dei primi giorni e non anticipare troppo il momento di andare a letto, per evitare di svegliarci troppo presto il mattino successivo. In ogni caso si tratta di disturbi passeggeri, destinati a scomparire nell’arco di pochi giorni.
TGCOM
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