Coronavirus, l’allarme dei medici: “Curva epidemica fuori controllo, misure Dpcm non risolutive e ultimo tentativo prima del lockdown”

I numeri relativi ai contagi da Covid-19 “evidenziano che ormai l’epidemia è fuori controllo e sono particolarmente preoccupanti sia i dati sui nuovi casi sia quelli relativi ai nuovi ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive”. Lo ha detto Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, aggiungendo che le misure del nuovo Dpcm “potranno eventualmente rallentare l’epidemia, ma non bloccarla”. Dello stesso parere medici ospedalieri, il virologo Andrea Crisanti e l’Ordine dei medici.

I numeri “mantengono un trend di crescita e preoccupano – ha chiarito Andreoni – anche perché il picco ancora non è stato raggiunto. Bisognerà valutare l’effettivo risultato che le misure porteranno, perché se i numeri continueranno a salire diventa sempre più concreto il rischio di criticità insostenibili per gli ospedali”. Oggi, ha osservato Andreoni, “ai fini epidemiologici per un contenimento della pandemia sarebbero auspicabili misure ancora più drastiche, ma la scelta è della politica”. Tuttavia, “lasciare che l’epidemia corra troppo – ha concluso – significa rischiare il collasso degli ospedali”.

Medici ospedalieri: “Situazione è gravissima” – La situazione negli ospedali “è gravissima e assolutamente critica, con pronto soccorso e reparti ormai intasati e il 118 subissato di chiamate: con questo ritmo di contagi entro la seconda settimana di novembre si satureranno le terapie intensive, mentre sono già in grande sofferenza i posti nei reparti Covid ordinari e nelle sub-intensive”. Lo sottolinea Carlo Palermo, segretario del maggiore dei sindacati dei medici ospedalieri, l’Anaao-Assomed. Il nuovo Dpcm, afferma, è “un punto di equilibrio tra esigenze economiche e sanitarie, ma potrebbe non bastare”.

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