Ilaria Capua: «Il vaccino sarà lento, spero nell’immunità di gregge»
DALLA NOSTRA INVIATA Gainsville (Florida) Ilaria Capua ci apre la porta della villetta in un quartiere residenziale di Gainesville, dove vive con il marito e la figlia. Qui nel cuore di questo Stato in bilico, uno dei principali campi di battaglia nelle elezioni presidenziali, ha sede l’Università della Florida in cui lavora, un puntino blu (democratico) circondato da un mare rosso (Trumpland). I laboratori — spiega la virologa italiana — hanno rallentato il lavoro, impossibile rispettare il distanziamento. A un’ora da qui Trump ha tenuto uno dei suoi ultimi comizi, dove moltissimi partecipanti erano senza mascherina, in uno Stato dove il 20,5% della popolazione ha più di 65 anni. Trump aveva annunciato che il vaccino sarebbe arrivato entro le elezioni, ieri Fauci ha spiegato che potremmo sapere se è efficace entro dicembre. Capua dice di non sperare che arrivi a breve, e invita a ricordare — come ha fatto lo stesso virologo della Casa Bianca — che all’inizio le dosi saranno comunque insufficienti per tutti.
Quanto ci vorrà e quali sono gli ostacoli?
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