Bonomi: “Il governo pensa solo all’emergenza. Non servono sussidi ma idee e investimenti”

di RAFFAELE MARMO

Presidente Bonomi, è incombente il rischio che la nuova ondata di contagi, con le conseguenti restrizioni, determini una nuova frenata dell’economia: come evitarlo o come ridurlo?

“Sono stati persi molti mesi senza porre in atto quel che Confindustria aveva chiesto fin da aprile: poter disporre di dati scomposti per microterritori, ricerche sui focolai volte a perfezionare la diagnostica locale, e tracciamento dei contagiati. Così avremmo avuto eventuali misure restrittive solo sui focolai identificati. Non è avvenuto. Quando con i sindacati concordammo subito protocolli di sanificazione e distanziamento nelle imprese, chiedemmo di procedere nelle aziende ai tamponi. Ci fu risposto di no. Il rafforzamento del trasporto locale non c’è stato. Il risultato si è visto nelle ultime settimane. Con continui rimpalli tra governo e regioni. Tutto ciò alimenta sfiducia, anche proteste di piazza. E aggrava la perdita di Pil nel 2020, con evidenti rischi di trascinamento sul 2021”.

Come valuta i provvedimenti approvati per i cosiddetti ristori? Sono sufficienti a evitare le chiusure definitive delle attività?

“Sul metodo, il governo ha finalmente capito che i sussidi non devono essere gestiti da enti pubblici che già stentano nei loro compiti ordinari. Perché l’erogazione avviene in fortissimo ritardo. Occorreva da subito imboccare la via scelta adesso, l’Agenzia delle Entrate come erogatore. Quanto al merito, è evidente che, per quanto le risorse stanziate siano state di alcuni miliardi, non sono sufficienti a evitare chiusure e fallimenti a catena. Nel commercio, bar, ristorazioni e alberghiero, è un rischio fortissimo. Servivano abbuoni fiscali immediati e sostanziosi, non la proroga dei pagamenti di mese in mese”.

Sul fronte Recovery siamo pur sempre agli annunci: c’è il doppio pericolo dei ritardi e delle mille proposte. Come fare presto e come concentrare le risorse su poche poste decisive?

“Da settimane l’uso del Recovery Fund è sparito dai radar, il governo travolto dall’emergenza non ne parla più. La bozza di legge di bilancio 2021 resta improntata a sole misure di emergenza. Siamo molto preoccupati. Le risorse del Recovery Fund devono avere una destinazione concentrata sulle poche priorità essenziali indicate dalla Commissione UE”.

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