Italiani bloccati in Inghilterra: i racconti e la rabbia. “Facce distrutte dalla paura”
Roma, 22 dicembre 2020 – Esplode sui social la rabbia degli italiani rimasti bloccati negli aeroporti britannici, dopo che domenica sono stati sospesi i collegamenti aerei con il Regno Unito a seguito dell’individuazione della nuova variante britannica del Covid. Su Facebook in poche ore sono nate alcune pagine in cui gli utenti condividono, con immagini e video, la loro esperienza e denunciano la situazione. E, nel frattempo, arriva anche la notizia anche la Francia introdurrà l’obbligo di un test PCR per tutti i francesi che intendono rientrare in patria dal Regno Unito.
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“All’aeroporto erano presenti italiani in ogni tipo di situazione: chi si trovava in Uk solo di passaggio per lavoro o studio, chi si stava ritrasferendo in Italia per rimanere, chi abitava in UK ma doveva tornare a casa per assistere anziani e malati. C’erano facce distrutte dalla paura, dalle lacrime, dalla disperazione di essere rimasti bloccati in un posto in cui non avevano punti di riferimento, una casa dove andare sotto le feste”. E’ quanto scrive Gabriele Bartoli, che ha aperto la pagina “azione collettiva degli italiani bloccati in Gb“, lamentando come lo stop ai voli, un provvedimento “proclamato come un’azione per proteggere gli Italiani”, abbia invece abbandonato “migliaia di cittadini in un paese che non è il loro”.
In poche ore su un’altra pagina Facebook, “Il governo italiano ci ha lasciato al freddo in Uk“, gli italiani residenti in Gran Bretagna offrono aiuti e posti letto a connazionali bloccati, che magari non hanno un’abitazione in cui rientrare a Londra. “Buongiorno, vista la situazione, se qualcuno ha necessità posso offrire anche 3 posti letto, meglio se famiglia”, scrive un utente. E c’è anche chi propone di fare “una macchinata” per cercare di tornare in Italia attraverso la Francia, una volta ripresi i collegamenti sulla Manica.
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