Tutto pronto per la stangata. Queste auto sono a rischio
Nel 2021, però, si passerà al 50% nella prima fascia e 60% per la seconda con valori più alti anche del 20-30%. Questi ultimi finiscono sul Duv (Documento unico del veicolo, l’attuale carta di circolazione) e sono il riferimento su cui determinare la tassazione. Il regolamento dell’Ue ha introdotto nei test di omologazione la rilevazione di consumi ed emissioni di CO2 col ciclo Wltp: accelerazioni e velocità ben più vicine alla guida reale rispetto al precedente. Come già ipotizzato, il passaggio al nuovo Wltp avrebbe portato a dati più penalizzanti ed è stato tenuto conto quando si sono rimodulate le soglie di incentivi ed ecotassa. Non è stato così per i frinte benefits: se il Parlamento non introdurrà qualche modifica, per più di un modello scatteranno le penalizzazioni.
Inoltre, influirà anche l’innalzamento delle quote tassabili dal prossimo anno già previsto dalla legge 160/2019. Le soglie di CO2, disegnate da questa norma escludevano dagli aggravi buona parte delle auto aziendali: i 160 g/km venivano superati solo da auto grandi e da qualcuna di medie dimensioni a benzina, mentre oltre i 190 g/km c’erano soprattutto modelli lussuosi o molto sportivi. Adesso le cose sono destinate a cambiare, per scegliere un’auto non soggetta a penalizzazioni sarà necessario informarsi in modo mirato sulla versione e l’allestimento che interessano.
IL GIORNALE
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