Vaccino Covid, l’obiettivo (ambizioso) è finire entro settembre. La soglia dei 42 milioni
I punti interrogativi
Se il calendario vaccinale è ancora mobile i veri punti interrogativi sono due. Il primo è capire quanto durerà l’immunità dei singoli vaccini. Una risposta vera ancora non c’è. Ma resta la possibilità che la più grande campagna vaccinale della storia si debba trasformare in un’operazione di routine, da ripetere ogni anno come per l’antinfluenzale. Naturalmente con il vantaggio di non dover ripartire da zero. Il secondo punto interrogativo è la percentuale di adesione al vaccino. Per arrivare all’immunità di gregge — o meglio solidale, perché protegge anche chi il vaccino non lo può o non lo vuole fare — bisogna raggiungere circa il 70% degli italiani. A spanne 42 milioni su 60. Ci arriveremo? Il vaccino è gratuito ma non obbligatorio. Pochi giorni fa il matematico Piergiorgio Odifreddi ha proposto di dare un piccolo contributo in denaro a chi decide per il sì. Una provocazione, ma neanche troppo perché con una percentuale bassa l’intera operazione sarebbe un buco nell’acqua. Per questo si dovrebbe arrivare alla patente di immunità, la possibilità di viaggiare e di accedere ad alcuni luoghi, come gli stadi, solo se si è vaccinati.
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