Covid, nuovo paziente 1: donna con dermatosi positiva a novembre 2019

La biopsia della 25enne ha mostrato la presenza di sequenze geniche dell’Rna del virus Sars-CoV-2, identificato tramite due tecniche differenti su tessuto cutaneo: immunoistochimica ed Rna-Fish. Metaforicamente si può dire che sono state trovate “le impronte digitali” del  Covid-19 nel tessuto cutaneo. Giovanni Fellegara, responsabile del Laboratorio di Anatomia Patologica del Centro Diagnostico Italiano, commenta: “Nel caso della giovane donna è stato possibile dimostrare mediante indagini immunoistochimiche effettuate presso il nostro laboratorio la presenza di antigeni virali nelle ghiandole sudoripare”. Tale dato è stato poi confermato dal riscontro nelle stesse strutture di sequenze geniche dell’RNA virale identificato con la tecnica Rna-Fish effettuata presso l’Istituto Europeo di Oncologia.

“Abbiamo dimostrato la presenza di sequenze virali Sars-CoV-2, anche quantitativamente scarse, sul preparato istologico del 2019 ed anche in sei pazienti del 2020 affetti solo da dermatosi ma senza sintomi sistemici da infezione Covid-19”, aggiunge Massimo Barberis, direttore dell’Unita’ Clinica di Diagnostica Istopatologica e Molecolare dell’Istituto Europeo di Oncologia. La paziente, contattata a posteriori, ha riferito assenza di sintomi sistemici da infezione da Covid-19, la scomparsa delle lesioni cutanee dopo cinque mesi e la positività degli anticorpi anti Sars-CoV-2 nel sangue periferico a giugno 2020.

QN.NET

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