Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 12 gennaio: 14.242 nuovi casi e 616 morti
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 2.303.263 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono 14.242, +0,6% rispetto al giorno prima (ieri erano +12.532), mentre i decessi odierni sono 616, +0,8% (ieri erano +448), per un totale di 79.819 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse sono 1.653.404 complessivamente: 19.565 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +1,2%. (ieri erano +16.035). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 570.040, pari a -5.939 rispetto a ieri, -1% (ieri erano -3.953). La flessione degli attuali positivi di oggi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.
I tamponi sono stati 141.641, ovvero 49.985 in più rispetto a ieri quando erano stati 91.656. Mentre il tasso di positività è del 10,05% (l’approssimazione di 10,0549%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti 10 sono risultati positivi; ieri era del 13,7%. Qui la mappa del contagio in Italia.
Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di più tamponi. Un andamento che si verifica ogni martedì, quando il numero delle analisi processate inizia a crescere rispetto al weekend. C’è da dire che siamo lontano dalla media di 200 mila test giornalieri tenuta a novembre con un picco di 254 mila analisi. Una buona notizia la fornisce il rapporto di casi su tamponi (il tasso di positività) che scende di oltre tre punti e passa dal 13,7% di ieri al 10,05% di oggi. Ma con troppi nuovi casi e senza riprendere il tracciamento «si rischia di mettere a repentaglio la campagna vaccinale», dice Walter Ricciardi, ordinario d’Igiene e Medicina Preventiva all’Università Cattolica e consulente del ministro Speranza.
La regione più colpita per numero di nuovi casi è di nuovo il Veneto con oltre 2 mila nuovi positivi (+2.134). Seguono: Sicilia (+1.913 casi), Emilia-Romagna (+1.563), Lazio (+1.381), Puglia (+1.261) e Lombardia (+1.146). Tutte le altre regioni hanno un incremento a due o tre cifre, come si osserva dal dettaglio in basso.
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