Recovery, la sanità sale a 20 miliardi Più fondi a ferrovie, Comuni e cultura
La parte del piano dedicata agli investimenti è salita fino al 70% delle risorse che verranno chieste a Bruxelles. Questo consentirà di avere un impatto maggiore sulla crescita del Pil (si stimano tre punti in più fino al 2026). È stata ridotta invece la parte dedicata agli incentivi, ai bonus ai microprogetti. I circa 223 miliardi che verranno chiesti all’Europa (compresi i 13 del React Eu) si suddividono in sei macro capitoli: 68,9 miliardi per la Rivoluzione verde, 46,2 per la Digitalizzazione, 32 per le Infrastrutture, 28,5 per Istruzione e ricerca, 27,6 per Inclusione e coesione, 19,7 per la sanità.
Il nuovo testo non risolve la questione della governance, quella sulla quale era cominciato un mese fa lo scontro con Renzi. «Il governo — si legge — presenterà al Parlamento un modello di governance che identifichi la responsabilità della realizzazione del Piano, garantisca il coordinamento con i ministri competenti a livello nazionale e gli altri livelli di governo, monitori i progressi di avanzamento della spesa».
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