Governo, crisi in diretta: Conte al Quirinale alle 18.30. Renzi: «Spiace che il Pd sia schiacciato su M5S»
Ore 15,07 Governo: Bettini, rottura con Renzi troppo profonda. Diverso il discorso con parlamentari Iv «Renzi dopo aver aperto la crisi, attraverso Rosato ha detto ‘in due ore si risolve tutto’; lo ha detto dopo, non prima. Ma come? Sei insoddisfatto in modo tale da far cadere il governo e poi con lo stesso governo in due ore risolvi tutto? Non e’ un modo serio di fare. Io penso che la rottura e’ stata cosi’ profonda che non si puo’ far finta di niente. Addebitare a Conte un vulnus alla democrazia italiana non e’ superabile». Lo ha detto Goffredo Bettini a Sky Tg24. Diverso il discorso per i parlamentari di Iv: «Renzi ha fatto astenere i gruppi perche’ dentro aveva un malessere e molti di loro non hanno condiviso la crisi aperta da Renzi».
Ore 13,33 Andrea Marcucci (Pd) «La maggioranza esiste ma non pensiamo di poter governare in questa situazione. Ci vuole una riflessione del Presidente Conte, ci vuole un patto di legislatura chiaro. Dobbiamo dimostrare che questa è una maggioranza che ha idee chiare, in grado di coinvolgere gruppi e singoli parlamentari». Lo dice Marcucci a L’aria che tira su La7.
Ore 11,52 Misiani: serve nuovo gruppo parlamentare. «E’ evidente che una maggioranza di 156 non puo’ che essere un punto di partenza. E’ necessario allargare il perimetro di consenso intorno al governo. E’ necessario che nasca un nuovo gruppo parlamentare rafforzando il carattere politico della coalizione». Lo ha detto il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, a Radio 24, all’indomani del voto in Senato.
Ore 11,10 Serracchiani: rafforzare con forze europeiste. «Abbiamo chiesto noi la parlamentarizzazione della crisi. Ora è importante che il Governo si rafforzi con un patto di legislatura e il rafforzamento della maggioranza passa anche dalla possibilità di aumentarla. All’interno del Parlamento, sia alla Camera che al Senato, ci sono forze assolutamente europeiste che sono pronte a ragionare sul Recovery plan e noi ci appelliamo a loro», cosi’ la deputata Pd e presidente della commissione Lavoro alla Camera, Debora Serracchiani. «Nella commissione Lavoro alla Camera – ha poi aggiunto Serracchiani – ho lavorato in questi mesi tantissimo e bene con i colleghi di Italia Viva e credo sinceramente che, visto quello che sta affrontando il paese e la grande opportunità delle risorse europee, con loro si continuerà a lavorare bene».
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Ore 9,45 Zingaretti: «Ieri abbiamo evitato il salto nel buio di una crisi e abbiamo fatto bene. Ora dobbiamo agire su due fronti i problemi degli italiani e una prospettiva politica del governo». Lo ha detto il segretario del partito democratico Nicola Zingaretti a Radio Immagine, la nuova radio del Partito democratico. Zingaretti ha aggiunto di aver sentito il premier Giuseppe Conte ieri sera «c’è assoluta consapevolezza – ha assicurato – di muoverci su questi due fronti».
«Vinceremo anche sul pacchetto delle riforme parlamentari: il combinato disposto del taglio dei parlamentari e l’attuale legge elettorale non va bene. Devono cambiare. Noi non molliamo di un millimetro», ha aggiunto il segretario.
La crisi di governo è finita? No, rimane ancora il problema di una maggioranza solida, che non sia precaria e raccogliticcia. Problemi che non si sono risolto ieri in Senato. Per questo il segretario del Pd dice che «occorre voltare pagina, rafforzare e ampliare la forza parlamentare di questo governo che come i precedenti è un governo che trova la sua legittimazione nel voto parlamentare. Sono due passi da fare contemporaneamente».
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IL MESSAGGERO
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