Governo, Conte: «Ora governo di salvezza nazionale». L’apertura a Renzi

BRUTTE NOTIZIE NEL BUNKER
Rischia di essere proprio questo il destino dell’avvocato. Le notizie giunte nel bunker di palazzo Chigi, dove Conte si è chiuso per il «disbrigo degli affari correnti», come si diceva non sono state buone. Anzi. La famosa “quarta gamba” con cui allargare al centro la coalizione rosso-gialla e poter fare a meno dei voti di Renzi, ancora non c’è. E molto probabilmente non ci sarà. Sta per nascere, è vero, un nuovo gruppo “Europeisti” in Senato sotto le insegne del Maie-Centro democratico: dentro, però, al momento ci sono soltanto i senatori che già la scorsa settimana hanno votato la fiducia. Nessun rinforzo.

Questo perché Giorgia Meloni e Matteo Salvini sono riusciti a mettere il guinzaglio, imponendo l’ordine di scuderia di salire «tutti insieme al Quirinale», ai vari leader centristi che secondo le promesse della vigilia sarebbero dovuti correre in soccorso di Conte portando in dote un manipolo di senatori: Giovanni Toti di “Cambiamo” e Antonio De Poli dell’Udc.

In questa situazione Conte sa bene che non sarà Renzi, nonostante la mano tesa in extremis, a salvarlo. «Matteo in realtà sta lavorando con per un governo guidato da Di Maio, o da Patuanelli o Franceschini, non certo per il Conte-ter», dice un ministro 5Stelle. E non sbaglia. 

Così l’unica salvezza per Conte potrebbe essere il marasma cronico dei 5Stelle. «Sono talmente divisi», spiega un dirigente dem di alto rango, «che potranno evitare di deflagrare soltanto se restasse Conte. Quando i centristi lo capiranno, forse correranno in soccorso di Giuseppe».
Forse. E sempre che non sia troppo tardi.

IL MESSAGGERO

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