Zona gialla, spostamenti tra regioni: le due settimane chiave per decidere (e dal 5 marzo il nuovo Dpcm)
di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini
Cominciano oggi le due settimane chiave per le prossime riaperture. Dopo l’allarme lanciato dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal coordinatore del Cts — il Comitato tecnico scientifico — Agostino Miozzo sui rischi causati dagli assembramenti, l’attenzione è puntata sull’andamento dei contagi. In base ai numeri dei contagi da Covid 19 e soprattutto alla tenuta delle strutture sanitarie si deciderà infatti se rispettare le tre scadenze già fissate per il 15 febbraio: riapertura dei confini regionali, riapertura degli impianti sportivi, ripartenza dello sport, ripresa dei concorsi della pubblica amministrazione. Il Dpcm rimane in vigore fino al 5 marzo e si procede in base al sistema dei colori, ma in caso di risalita della curva epidemiologica c’è il rischio che tutto si fermi di nuovo. Ecco che cosa deve succedere in vista della prossima scadenza.
Spostamento tra Regioni
Fino al 15 febbraio è vietato spostarsi tra le regioni — anche se sono in fascia gialla — se non per motivi di lavoro, salute e urgenza. Se l’indice Rt continuerà a rimanere sotto l’1 come è accaduto nell’ultimo monitoraggio settimanale quando era a 0,84 è possibile che si decida di consentire gli spostamenti anche per altri motivi, ad esempio turismo. E dunque che sarà consentito muoversi per fare una gita o una vacanza.
Le seconde case
Rimane la possibilità di andare nelle seconde case ma come specificato nelle Faq (risposte a domande frequenti) pubblicate dal governo «dal 16 gennaio 20 21 le disposizioni in vigore consentono di fare rientro alla propria residenza domicilio o abitazione senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette seconde case. Pertanto proprio perché si tratta di una possibilità limitata al rientro è possibile raggiungere le seconde case anche in un’altra regione o provincia autonoma o anche da o verso le zone arancione o rossa solo a coloro che possono comprovare di aver effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del decreto legge 14 gennaio 2021. Tale titolo, per ovvie esigenze antielusive, deve avere data certa come ad esempio la data di un atto stipulato dal notaio ovvero la data di registrazione di una scrittura privata anteriore al 14 gennaio 2021. Sono dunque esclusi tutti i titoli di godimento successivi a tale data comprese le locazioni brevi non soggetti a registrazione».
Impianti da sci
Il 15 è fissata anche la riapertura degli impianti da sci. Questa settimana le regioni dovranno inviare al Cts le linee guida per evitare gli assembramenti, che dovranno essere validate dagli scienziati. In particolare dovranno essere previsti ingressi contingentati sia sulle cabinovie, sia sulle piste attraverso il numero chiuso degli skypass. Regole strette anche per i rifugi – che devono seguire i protocolli di bar e ristoranti – e per gli alberghi di montagna che sono aperti ma possono tenere aperti i servizi di ristorazione soltanto per i clienti che alloggiano all’interno.
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