Governo diretta, al tavolo sul contratto Renzi propone Bicamerale sulle riforme guidata dal centrodestra. Tensioni sul Reddito

«Alla fine di questa settimana avremo, spero, il nuovo Governo. Dovrà essere all’altezza delle sfide di questo periodo. E dovrà essere un governo di persone capaci e meritevoli. Solo così l’Italia si salva, solo così». Lo scrive Matteo Renzi nella sua e-news.

Ore 12.20 – Governo: Zingaretti, fiducioso in sincera volontà di tutti

Per il governo «sono fiducioso che la disponibilità data da tutti coloro che stanno concorrendo a questo tentativo, sia una volontà sincera, che ora è messa alla prova da un approfondimento, a partire dai contenuti e dall’idea che abbiamo di Paese. Quindi, la sostanza credo che sia positiva e che vada incoraggiata così come ha chiesto il presidente Mattarella e il presidente Fico va incoraggiata». Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, a chi gli chiedeva, margine di un evento della Regione Lazio, se teme una «trappola» di Matteo Renzi sul governo. «Lo spirito del Pd è garantire a questo Paese un governo e una maggioranza forte e autorevole – ha aggiunto Zingaretti -. Proprio perchè gli impegni sono complessi è giusto che ci sia un confronto schietto dove tutti, compreso il Pd, portino i loro contributi», ha concluso il segretario.

Ore 10.50 – Il presidente Roberto Fico ha lasciato la Sala della Lupa di Montecitorio, dove ha introdotto la riunione del tavolo di lavoro convocato da lui nell’ambito delle consultazioni. La riunione sta proseguendo con i soli capigruppo.

L’incontro si svolge nella sala della Lupa di Montecitorio. Partecipano i capigruppo di M5S Davide Crippa ed Ettore Licheri, quelli del Pd Graziano Delrio e Andrea Marcucci, per Italia Viva i capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone, per Liberi e Uguali Federico Fornaro e Loredana De Petris, per ‘Europeisti – MAIE – Centro Democratico del Senato i senatori Raffaele Fantetti e Maurizio Buccarella, per il Gruppo parlamentare Per le Autonomie del Senato Albert Laniece e Gianclaudio Bressa, per CD-Maie Bruno Tabacci ed Antonio Tasso. Nella sala è stato allestito un enorme tavolo per garantire il distanziamento tra i presenti.

Sono molti i temi che dividono i partiti della maggioranza del fu Conte bis: dalla prescrizione alle infrastrutture, dalla legge elettorale alle risorse per la Sanità. Nodi come il Mes o il reddito di cittadinanza, ad esempio, se fossero posti sul tavolo, rischiano di essere pietre tombali sull’intesa. Se invece i partiti di maggioranza ne uscissero con un «documento scritto», come chiede Matteo Renzi, o con un «programma di legislatura», come preferisce chiamarlo il Pd, sarebbe più facile ricucire anche sul nome del premier e sulla squadra di governo.

Sembra convinto di un fallimento Matteo Salvini. «Penso che non troveranno un accordo. Noi contiamo che il presidente Mattarella senta che cosa pensa il Paese, e quindi piuttosto che i pastrocchi e i ricatti tra Conte, Renzi e Di Maio, restituisca la parola agli italiani», afferma il leader della Lega.

Crisi Governo, maxi-tavolo tra forze maggioranza. Scoglio programma

IL MESSAGGERO

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