Berlusconi: “Io e Salvini per la svolta moderata. Sì al green, ma non blocchi le opere”

Grillo preme l’acceleratore sull’ambiente, vuole un ministero per la Transizione ecologica. Che ne pensa?
«Nulla in contrario, anzi ne sarei felice: la cura dell’ambiente è sempre stata una delle mie prime preoccupazioni. Sono stato il primo in Italia e in Europa ad aver realizzato new towns nelle quali il verde è protagonista e i percorsi pedonali sono totalmente distinti da quelli ciclabili e automobilistici. Questo 50 anni fa, quando l’ambientalismo non era ancora una moda. L’importante è che questa moda non diventi il pretesto per riproporre la cultura del no. Sviluppo e ambiente sono complementari, non antagonisti».

Non crede che questa maggioranza sia troppo eterogenea per convivere?
«Lo sarebbe se fosse una maggioranza politica: per esempio la convivenza fra noi e i 5 Stelle sarebbe ovviamente impossibile. Ma questa è una risposta eccezionale a circostanze gravissime. Mi auguro che tutti coloro che partecipano a questo tentativo dimostrino maturità».

La folgorazione europeista di Salvini l’ha sorpreso?
«Ho incontrato Salvini, è stato un lungo e cordiale colloquio che ci ha visti in piena sintonia. Sono contento – ma non sorpreso – che una grande forza come la Lega abbia condiviso il nostro appello perché il centro-destra fosse fra i protagonisti di una soluzione di alto profilo, di fronte al venir meno della maggioranza di sinistra e ad una paralisi che il Paese non poteva permettersi».

Aiuterà Salvini ad entrare nel Ppe?
«Matteo non ha bisogno del mio aiuto. Naturalmente sarei molto lieto se la Lega aderisse alla Carta dei Valori del PPE, che fu per larga parte riscritta da me nel 2006 nel Congresso di Roma dei Popolari Europei. Ma questa è una decisione che riguarda la Lega, se e quando i tempi saranno maturi».

Meloni all’opposizione: il centrodestra è più debole?
«Il centro-destra rimane la nostra prospettiva politica. Rispetto la scelta dei nostri amici di FdI pur non condividendola. Sono certo che, come abbiamo fatto con il primo governo Conte, garantiranno il loro sostegno sui temi tipici del centro-destra. Per il resto, la nostra coalizione governa bene la maggior parte delle regioni e moltissimi comuni e si presenterà ovunque unita alle prossime amministrative. Non credo sia indebolita. Il centro-destra è una coalizione plurale e la pluralità è una ricchezza, non una debolezza». 

LA STAMPA

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