Sanremo 2021, Fiorello: «I primi due minuti sul palco con le sedie vuote sono stati terrorizzanti»
Magari con Renzi, in Arabia Saudita è di casa, c’è il deserto pure lì…
«Lui
è più showman di me, tra i politici è il più showman di tutti, fa solo
il 2%, ma nel suo campo è già tanto. Devo invece chiedere scusa a
Zingaretti, pensavo si fosse dimesso per colpa mia ma ho capito che i
problemi erano altri».
La sensazione, espressa anche da
Amadeus, è che non tutti siano disposti a passare qualche ora di
spensieratezza, la flessione di ascolti rispetto all’anno scorso si
spiega anche così. Come se molta gente fosse disturbata dal buonumore
del Festival, distonico rispetto al sentimento del Paese.
«Non
ci possiamo fare niente. Tutti siamo tristi, noi stiamo solo facendo il
nostro lavoro. Capisco che ci siano persone tristi che vogliono vedere
tristezza, ma ce ne sono altre, milioni, che vogliono vedere anche
allegria. Dieci milioni di spettatori in tempo di pandemia e piattaforme
di streaming sono un miracolo. Penso che ci meritiamo comunque un
applauso».
Il 2022 dovrebbe essere l’anno del tutti vaccinati, della normalità. Perché non tornare a Sanremo?
«Nella
mia carriera ho sempre fatto passare qualche anno tra uno spettacolo e
l’altro, tra un programma e l’altro. Con Sanremo invece ho già dato
parecchio, negli ultimi quattro anni sono stato qui 3 volte, una con
Baglioni e due con Amadeus. Se avrò la fortuna di arrivare a 70 anni ne
riparliamo, ma in realtà so che non verrò perché a quell’età sarò già in
pensione».
Dopo il Festival che farà?
«Mi atterrò alle regole nazionali anticovid, starò a casa se devo rimanerci, uscirò se posso farlo. Spero di potermi vaccinare molto presto, non so quando sarà il turno dei 61enni ma credo che siamo terzi in classifica. Tra un po’ scatta il momento della mia generazione, non vedo l’ora. Agli italiani dico di stringere i denti, è dura per la salute e per il lavoro: vedo le facce di quelli del mio settore che non lavorano, le difficoltà si ripercuotono sull’umore generale di tutto il Paese. So che nell’immaginario collettivo il personaggio del mondo dello spettacolo è quello che sta bene, ma ciò non toglie che io sia veramente addolorato e rattristato. Non sono uno che cita filosofi o poeti, ma ricordo una frase del Corvo, il film con Brandon Lee: non può piovere per sempre».
CORRIERE.IT
Pages: 1 2