Covid, quando finirà la campagna di vaccinazione e che cosa sta succedendo davvero in Italia

Riziero Ippoliti

I vaccini sono l’arma più efficace che abbiamo per contrastare la diffusione del coronavirus. La chiave per l’uscita dalla pandemia è infatti la buona riuscita del piano vaccinale. Adesso che la pandemia ha ripreso quota, grazie anche alla diffusione di varianti più contagiose e aggressive del virus, garantire l’efficacia della campagna vaccinale diventa ancora più importante. Secondo le stime dell’Istituto superiore di sanità, se tutto procederà senza ulteriori problemi, dovremmo raggiungere quota 70-80 % di vaccinati tra agosto e settembre del 2022, e il 100 % all’inizio del 2023.  

La sospensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca ha rappresentato una battuta d’arresto per la campagna vaccinale italiana. L’Aifa ha dovuto prendere questo provvedimento per accertare la sicurezza del vaccino, a seguito di alcune morti sospette avvenute dopo la somministrazione del vaccino, sebbene per il momento si tenda a escludere una possibile correlazione. La struttura commissariale guidata dal Generale Figliuolo assicura che la somministrazione del vaccino AstraZeneca dovrebbe riprendere entro quattro o cinque giorni e che il ritardo sulla tabella di marcia verrà riassorbito in due settimane. Ciò nonostante il blocco ha provocato non pochi disagi. Sono state annullate o rinviate molte prenotazioni in tutte le regioni, e molte di queste erano di persone in attesa di ricevere la seconda dose. Mentre AstraZeneca è sospeso, la somministrazione di Pfizer\Biontech e Moderna, gli altri due vaccini attualmente in uso in Italia, continua senza interruzioni. Ma come sta andando veramente la campagna vaccinale in Italia?

I vaccini attualmente disponibili in Italia
Attualmente in Italia sono state somministrate in tutto 7.039.518 dosi. Ci sono 4.894.084 persone che hanno ricevuto una sola dose e sono in attesa della seconda. Sono invece 2.145.434 le persone che hanno già ricevuto la seconda dose. Ciò significa che a oggi in Italia può dirsi vaccinato il 3,56 % della popolazione.

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Come detto in Italia i vaccini utilizzati per adesso sono tre: AstraZeneca, per il momento sospeso, Pfizer\Biontech e Moderna. Dei tre il più usato è quello della Pfizer\Biontech con 5.467.777 di dosi somministrate. Segue AstraZeneca, che prima della sospensione aveva raggiunto 1.133.375 dosi inoculate. Il meno usato per il momento è invece Moderna, con sole 282226 dosi.

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La situazione è sostanzialmente uguale nelle regioni. In proporzione la regione che ha usato più il vaccino della Pfizer\Biontech è la Liguria con l’89 %. La regione che ha usato più invece il vaccino Moderna è stata la Valle d’Aosta con il 7,78 %, mentre la regione che l’ha usato di meno è stato il Molise con il 0,28 %. Il vaccino AstraZeneca è stato utilizzato maggiormente in Abruzzo, con il 24,73 %, mentre con l’ha usato meno di tutte le altre la Provincia Autonoma di Trento, con l’8,82 %.

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