Il messaggio di Draghi a (tutti) i partiti: «Se mi convince un’idea intendo seguirla»

Il peso della competizione

Ecco i paletti posti dal premier alle forze che hanno scelto di sostenerlo. Per il resto si rende conto che il bradisismo nella maggioranza è un fenomeno destinato a proseguire. Sulla giustizia, per esempio, Azione si prepara a far votare alla Camera un emendamento che recepisce la direttiva Ue sulla presunzione d’innocenza: un cuneo per far saltare la linea grillina sulla prescrizione e mettere alla prova il tasso di garantismo del nuovo corso pd. Ai tempi del Conte II sarebbero stati fuochi d’artificio. Adesso è diverso. E che Salvini possa boicottare l’esecutivosulle riaperture è uno sforzo di fantasia che il ministro della Difesa non coltiva. «Non pensiate che la Lega ci regalerà il premier», ha detto Guerini a un compagno del Pd: «Piuttosto noi dovremo porci autenticamente al suo fianco». Il vero problema allora non è quanto durerà la luna di miele di Draghi con il Paese, ma quanto a lungo partiti in competizione tra loro riusciranno a reggerne il peso senza timore di restarne schiacciati. L’emergenza Covid sarà una sorta di stress test, in vista del passaggio sul Recovery plan e soprattutto della legge di Stabilità dove il capo del governo ha spiegato che «non si potrà sbagliare». Ed è bene che i capi della maggioranza tengano a mente quanto Draghi disse ai ministri durante la prima riunione del Consiglio: «Sugli argomenti che non sono di mia competenza sono disposto ai consigli e all’ascolto. Sulle materia mie, ho la mia visione»…

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