Oltre 2 milioni i vaccinati che hanno «saltato la fila»: è caccia ai furbetti
Tra i vaccinati che hanno saltato la fila anagrafica ricadendo nella categoria «altro», la più alta percentuale si trova in Sicilia, Campania, Calabria e Valle d’Aosta. Con il sospetto che si sia voluto favorire «gli amici degli amici», il presidente della Commissione antimafia, Nicola Morra, annuncia su Facebook che chiederà gli elenchi dei vaccinati. A scorrere i dati, l’anomalia balza agli occhi. Su 11.850.555 dosi, quelle non destinate a ultraottantenni, a ospiti delle Rsa, a operatori sanitari, a personale «non sanitario» o scolastico e alle forze armate sono state 2.236.752.
Più della metà delle 4.106.273 dosi degli over 80. Un gruppo che attira l’attenzione delle Procure. Ieri 23 avvisi di garanzia, a Biella, per dirigenti, avvocati, commercialisti e vertici della Asl vaccinati a gennaio con dosi per i sanitari. Ad Oristano in 15 avrebbero vaccinato chi non era in fila. Ben 695.235 somministrazioni ad «altri» sono censite in Sicilia, Campania, Calabria che subiscono l’aggressione di mafia, camorra e ’ndrangheta, fa notare Morra, che vi aggiunge anche la Valle d’Aosta e dichiara di aver concordato questa iniziativa con Paolo Lattanzio, coordinatore in Antimafia del comitato sulla prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria, per vederci chiaro.
«La sovrapposizione iniziale di criteri per le vaccinazioni — piattaforma unica, poi medici di base, poi sindaci, poi ancora piattaforme — ha generato caos sulla scelta delle priorità e, diceva Falcone, dove gli amministratori sono inadeguati, là governa la mafia. E così se in molte regioni, sud incluso, la priorità dei più fragili è stata rispettata, in quelle più infiltrate dalla criminalità no», spiega Morra. In Campania, dove le somministrazioni sono state poco meno di un milione, le dosi destinate ai fuori lista sono state 297.193, più di quelle agli over 80, 295.250. Stessa cosa in Sicilia: meno dosi agli anziani (213.164) che agli «altri» (301.329). Idem in Valle d’Aosta: 87.804 ai nonni e 88.867 ai fuori lista. In Calabria quasi alla pari dosi agli ultraottantenni (88.867) e ai «chissà-perché» (88.030).
Pages: 1 2