Banca d’Italia e Consob lanciano l’allarme: “Occhio agli investimenti in criptovalute. Troppi rischi”
E che stanno facendo impensierire European banking authority (Eba), European securities and markets authority (Esma) ed European insurance and occupational pensions authority (Eiopa). Vale a dire, i tre organi di sorveglianza Ue, rispettivamente per il segmento bancario, finanziario e assicurativo. Il timore, spiega l’Eurosistema, è che non vi sia la piena consapevolezza dei rischi correlati all’investimento in criptovalute, da un lato. E dall’altro, ci possano essere asimmetrie informative nei rapporti di negoziazioni, capaci di danneggiare i risparmiatori e creare squilibri sui prezzi. A livello di Bce, tuttavia, resta fisso l’obiettivo di continuare a studiare il segmento di riferimento, con l’obiettivo di lanciare entro il giugno 2021 uno studio formale sull’euro digitale, che sarebbe un complemento di quello fisico. Quindi, non soggetto alla volatilità che spesso Bitcoin e le altre criptodivise hanno mostrato di avere. Fluttuazioni che sono un rischio non solo per la stabilità di portafoglio, ma – in potenza – anche dei mercati finanziari a livello sistemico.
LA STAMPA
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