Si cerca in una villa polacca il tesoro di Himmler: 48 casse d’oro
Vittorio Sabadin
Cominceranno nei primi giorni di maggio gli scavi per trovare sotto a un palazzo del XVIII secolo nel villaggio di Minkowskie, nel sud della Polonia, 48 casse piene di oro e preziosi nascoste dai nazisti alla fine della Seconda guerra mondiale. Il palazzo era usato come bordello dalle SS di Hitler e una lettera, scritta da un ufficiale alla sua amante, proverebbe che il tesoro è stato nascosto nell’edificio.
Non è la prima volta che si cercano lingotti d’oro nazisti nel territorio polacco al confine con la Repubblica Ceca e la Germania. Molte fonti hanno indicato i villaggi della zona come possibili nascondigli. Si è cercato dentro miniere abbandonate, si è data la caccia a convogli di treni nascosti in gallerie segrete, si è scavato in fondo a pozzi profondi 60 metri, ma nulla finora è stato trovato. Questa volta però, l’ottimismo dei cercatori di tesori è fondato su prove più concrete, e può darsi che finalmente si scopra qualcosa.
Alla fine del conflitto molti ufficiali tedeschi e molte famiglie che avevano appoggiato il nazismo affidarono i loro averi al capo delle SS Heinrich Himmler, per proteggerli dal saccheggio che temevano ne avrebbero fatto i soldati dell’Armata rossa. Diverse tonnellate d’oro hanno così preso la strada di regioni che all’epoca appartenevano ancora alla Germania, ma divennero territorio polacco alla conclusione del conflitto. E’ stata la lettera di un ufficiale delle SS, chiamato von Stein, indirizzata a una delle ragazze che lavoravano nel palazzo di Minkowskie ed era poi diventata la sua amante, a scatenare la nuova ricerca del tesoro. “Mia cara Inge – dice il testo della missiva – adempierò al mio incarico, con la volontà di Dio. Alcuni trasporti hanno avuto successo. Le rimanenti 48 pesanti casse della Reichsbank e tutte le casse di famiglia che con la presente ti affido. Solo tu sai dove si trovano. Possa Dio aiutarti e aiutarmi”.
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