Primo maggio, Mattarella: «Il lavoro sarà il motore della ripartenza. Non cavalcare lo sconforto da Covid»
«Buon primo maggio all’Italia del lavoro, buon Primo maggio all’Italia che riparte». L’augurio di Sergio Mattarella per la festa dei lavoratori — in questo inizio di maggio che si incrocia con le prime riaperture per molti settori che hanno sofferto duramente a causa della pandemia — affronta il tema del rilancio del Paese. «Sarà il lavoro a portare il Paese fuori da questa emergenza», assicura Mattarella, che ha deposto una corona di fiori al monumento alle vittime del lavoro, all’Inail, prima di dare inizio alle celebrazioni al Quirinale. È un messaggio di speranza, quello del capo dello Stato, con un pensiero particolare a chi il lavoro lo ha perso: a loro «un augurio più forte», dice Mattarella. Che lancia un appello all’unità e un invito alle forze politiche a «non cavalcare lo sconforto» e a «non sprecare l’occasione» del Piano nazionale di rinascita e resilienza per «perseguire il bene comune». L’Italia ha bisogno di «nuove generazioni di costruttori» e in Italia, si è detto certo il capo dello Stato, «ne abbiamo più di quanto spesso non sappiamo: facciamo appello a loro». Mattarella, che ha chiamato il presidente del Parlamento europeo David Sassoli per esprimergli solidarietà, ha parlato anche di Unione Europea e ha definito «inaccettabile ogni attacco dall’esterno che pretenda di indebolirla».
Non sprecare l’occasione del Pnrr
«La battaglia per il lavoro è una battaglia che deve unire gli sforzi di tutti ed è questa l’ambizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza», dice Mattarella. «Bisogna riconoscere il bene comune e perseguirlo — prosegue il capo dello Stato —, non possiamo sprecare l’occasione di compiere tutti insieme un passo in avanti. Si apre una finestra per dare sbocco a una stagione di crescita, per porre riparo a secolari arretratezze e a divari ancora presenti nella Repubblica. L’equità, l’evoluzione sociale si reggono sulla garanzia per tutti dell’accesso al lavoro. Se il lavoro cresce, cresce la coesione della nostra società».
La «paziente sapienza» per evitare rischi
La strada da seguire per uscire dall’emergenza è quella di una «paziente sapienza»: «Dovremo usare paziente sapienza — è il messaggio di Mattarella — per riconquistare la libertà dei comportamenti in piena sicurezza. Le incognite che comportino il rischio di ulteriori prezzi da pagare con la vita delle persone non sono ammissibili. È già troppo alto il sacrificio di vite umane che la pandemia ha provocato». La politica, in una fase di emergenza, deve essere ancora di più «al servizio della comunità». Il capo dello Stato certo che «da tanta sofferenza patita sia già nata una coscienza che prevale sulla tentazione di assecondare o di cavalcare lo sconforto». È un passaggio «stretto e difficile» quello che stiamo attraversando, per questo «la festa di oggi reca con sé un ancor più forte appello all’unità».
Donne e giovani
«Essenziale» per Mattarella il lavoro per donne e giovani: «Particolarmente pesante è stato l’impatto della crisi sul lavoro femminile, in questi mesi il quadro dell’occupazione femminile è diventato ancora più fragile. La crescita dell’occupazione femminile è condizione essenziale per una vera ripartenza dell’Italia». Riferendosi al Concertone del Primo maggio il capo dello Stato ha rivolto un augurio anche «ai sindacati che lo organizzano, agli artisti, ai giovani a cui è rivolto: vuole essere anche un segno di ripresa per la musica, lo spettacolo, la cultura, affinché siano nuovamente fruibili dal vivo e possano contribuire alla ripartenza».
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