Maurizio Costanzo: “Vorrei morire tenendo la mano a Maria…”

maurizio costanzo show
Ufficio Stampa Fascino

Spegnerà 83 candeline ad agosto, mentre ad ottobre il suo “Maurizio Costanzo Show” compirà 40 anni. Traguardi importanti sui quali Maurizio Costanzo riflette facendo un bilancio della sua vita in una lunga intervista al “Corriere della Sera”. Il conduttore si racconta a ruota libera parlando di politica, televisione, scelte sbagliate ed errori commessi, ma anche della sua vita sentimentale. Segnata soprattutto dalla sua relazione con Maria De Filippi, con cui ha festeggiato lo scorso 28 agosto le nozze d’argento: “Vorrei morire senza accorgermene, senza soffrire, con la mano in quella di Maria…”.

Una vita sentimentale vivace quella di Costanzo, con tre matrimoni alle spalle, di cui il primo con Lori Sammartino, il secondo con Flaminia Morandi, la madre dei figli Saverio e Camilla e il terzo con Marta Flavi. E poi Maria De Filippi, con cui ha una relazione da ben 35 anni e che ha sposato nel 1995. 

“Ho sempre sperato di avere un’unione duratura, di condividere un’esistenza. Non rinnego il passato, la vita va vissuta per quella che è. Per fortuna ho incontrato Maria. Più di una fortuna. Molto, molto di più”, confessa Costanzo ammettendo che non ci sono segreti o formule, per far durare una storia lunga e solida: “Capita o non capita. Succede che esci senza ombrello e poi piove, o invece che esci e te lo sei portato. Succede”.
Nell’intervista il conduttore parla anche dei suoi figli Saverio e Camilla e dei legami familiari: “Sono solidissimi. Tutti i giovedì pranzo con Saverio e Camilla”.

Sull’essere nonno (di quattro nipoti) Costanzo non ha dubbi: “E’ splendido. Ora la pandemia rende difficile vedersi. Ma essere nonni è meraviglioso”.

E poi c’è Gabriele, il figlio adottato con la De Filippi: “Altro legame familiare intenso. Lui lavora con Maria, sono unitissimi. Gabriele rafforza il mio profondissimo rapporto con Maria. Ricordo ancora la mia commozione quando, avrà avuto dodici anni, mi chiamò “papà” per la prima volta. All’inizio è una paternità diversa. Poi diventa uguale all’altra, a quella naturale. Ritengo il suo arrivo un miracolo”.

Tra le curiosità che svela c’è quella di essere un collezionista di tartarughe:“Ne ho cinquemila. Mi dà l’idea di un animale che va piano ma arriva sempre dove vuole. Mi sono fissato che porti fortuna. Mi piacciono anche i pinguini, tutti insieme sembrano personaggi importantissimi. Dai tetti di casa seguo una famigliola di gabbiani” e di avere in studio a Roma un gatto, Filippo: “Il mio gatto Filippo. A casa ci sono i due bassotti di Maria. Qui lavoro con Filippo. Il gatto è un animale pazzesco, intelligentissimo, di carattere. Se manco qualche giorno dallo studio, mi tiene il muso, mi ignora”. 

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