Caos migranti da Lampedusa a Ventimiglia

Un’altra situazione drammatica si registra a Ventimiglia, dove lo scorso anno il centro Roja, non riconosciuto e in cui operava comunque la Croce Rossa, è stato chiuso. Da allora circa 400 migranti vagano per la città senza controllo, in attesa di riuscire a passare il confine con la Francia. Cosa molto improbabile, visti gli ordini dell’Eliseo di rimandarli indietro.

«Ventimiglia – spiega il deputato leghista Flavio Di Muro – è l’altra Lampedusa. Il centro fu chiuso dal ministro Lamorgese e dal prefetto lo scorso anno. Adesso si parla di riaprirlo, ma noi ci opponiamo. A Lampedusa lo Stato ha ben organizzato i transfer dei migranti verso la penisola per il collocamento in varie strutture. Non vedo perché non si possa fare la stessa cosa qui, decongestionando la città che ormai vede situazioni fuori controllo». Gli episodi di violenze, furti e atti vandalici si sprecano. «Il grado di insicurezza – prosegue Di Muro – è molto alto tra i residenti. Più la situazione si prolunga, più c’è il rischio di conflitti sociali».

Anche il segretario provinciale del Sap (Sindacato autonomi di polizia) di Imperia, Stefano Cavalleri, parla di «situazione ingestibile. Pensate – specifica – che le pattuglie della Polizia Stradale o gli agenti della Ferroviaria sono completamente tolti ai loro normali compiti per controllare e segnalare i migranti che tentano di passare il confine a bordo di camion, treni o a piedi».

IL GIORNALE

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