Otto e mezzo, l’imprenditore schianta Scanzi: “Non fai le file”. Lite su Crisanti e Galli: “Non capisci una mazza”
Prima il mea culpa, poi la clamorosa lite. Quella del 17 maggio di Otto e mezzo, programma in onda su La7 e condotto da Lilli Gruber, è una puntata infuocata, con Andrea Scanzi e Giuliano Guida Bardi che non se le sono mandate a dire e hanno alzato i toni della discussione. In apertura di trasmissione il giornalista del Fatto Quotidiano ha commentato le decisioni del Governo di Mario Draghi sul Covid: “Per ora ha avuto ragione il Premier, sono contentissimo di aver avuto torto, avevo molta paura per le riaperture di fine aprile. È una vittoria politica che intesto direttamente a Draghi, è la sua prima grande vittoria dal punto di vista politico”. In studio è presente anche l’epidemiologa Stefania Salmaso, dalle cui parole nasce lo scontro tra Guida Bardi e Scanzi. Il vicepresidente di Federalberghi Sud Sardegna, nonché imprenditore proprietario dell’hotel museo Miramare a Cagliari, ha fatto una piccola gaffe con la professoressa e si è prontamente scusato, partendo poi in un attacco nei confronti dei virologi catastrofisti che passano più tempo in televisione che a lavorare e a studiare. In particolare nel suo mirino sono finiti Andrea Crisanti e Massimo Galli: “Abbiamo visto di tutto, epidemiologi, esperi di zanzare, pseudo-virologi… Ecco se c’è un momento perfetto, è questo per ritirasi dalla tv, è il momento di uscire di scena ora che ci sono i vaccini. Andate a fare la ricerca e sottraetevi dal chiacchiericcio quotidiano sulle televisioni”.
Le parole di fuoco di Guida Bardi hanno scatenato la reazione piccata di Scanzi, che già nel suo precedente discorso aveva accomunato la propria posizione a quella dei due esperti Covid, tra i volti più noti in questa pandemia. “Spero che Galli e Crisanti siano il più possibile in tv e continuino a parlare, senza di loro le persone perdono qualcosa. Studiare le zanzare non è una diminutio”, le parole di Scanzi che poi attacca: “Consiglierei al signor Guida Bardi di non parlare di epidemiologia o di virologia, perché non ne sa una beata mazza e l’ha dimostrato questa sera”. Al veleno la risposta dell’imprenditore sardo: “Signor Scanzi, io qualcosa la capisco, capisco che lei non sia abituato a fare le file…”.
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