Green pass: come richiederlo, come ottenerlo e a cosa dà diritto

di Claudia Voltattorni

Cosa è il «green pass»?
L’articolo 9 del decreto legge numero 52 sulle «Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali», approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 21 aprile, istituisce la «certificazione verde», detta anche «green pass», per partecipare a determinati eventi o per spostarsi in Europa in attesa del «Digital green certificate» o tra regioni di colore rosso o arancione. Sono considerati «green pass»: il certificato vaccinale; il referto di un tampone antigenico rapido o molecolare negativo effettuato al massimo 48 ore prima; il referto della Asl che certifica la fine dell’infezione da Sars-Cov-2 e quindi la guarigione. Sono validi sia in versione digitale che cartacea.

Chi lo può avere?
Ha diritto al «green pass» chi è stato vaccinato con entrambe le dosi; chi è risultato negativo ad un tampone molecolare o un antigenico rapido effettuato entro le 48 ore; chi è guarito dall’infezione da Sars-Cov-2 e, a seguito di tampone negativo, è uscito dall’isolamento.

Dove si può richiedere?
La «certificazione verde» può essere richiesta direttamente ai soggetti autorizzati. Quindi, in caso di vaccinazione con entrambe le dosi, la rilascia, in formato digitale o cartaceo, la struttura sanitaria o l’autorità sanitaria locale dove è stata effettuata l’inoculazione. Se guariti dal Covid, sarà il medico di medicina generale a certificare la guarigione, oppure la struttura dove si è stati curati. Nel caso di certificazione per tampone negativo (molecolare o antigenico), viene rilasciata dal laboratorio dove è stato effettuato.

A cosa dà diritto?
Il «green pass» autorizza a spostarsi tra regioni di colore rosso o arancione, a partecipare a determinati eventi quali eventi o spettacoli all’aperto, cerimonie civili e religiose, fiere, convegni e congressi. Tra le ipotesi di un suo utilizzo, anche per l’ingresso in sale giochi, bingo e casinò che riapriranno dal primo luglio e le discoteche.

Quanto dura?
La durata della certificazione verde dipende dal tipo di certificato che viene presentato. Nel caso di certificato vaccinale la durata è di 9 mesi. Ma può essere rilasciato già dopo la prima dose e avere validità dal 15° giorno successivo fino alla data del richiamo: diventa così una sorta di «foglio rosa» che permette di spostarsi anche a chi ha il richiamo molto in avanti nel tempo. Il certificato di avvenuta guarigione dal Covid dura 6 mesi dalla data di fine isolamento. Il referto del tampone negativo, molecolare o antigenico, vale solo 48 ore dal prelievo.

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