I Måneskin vincono Eurovision 2021 con «Zitti e buoni»

In un collegamento a inizio serata il cantautore pugliese aveva detto ai rappresentanti di quest’anno dell’Italia: «Ho sentito le vostre interviste in perfetto inglese: ci state facendo fare una bellissima figura. Portate un po’ di rock sul quel palco e lasciateli tutti zitti e buoni».Lo hanno fatto. Tra luci, fuochi d’artificio, costumi studiati e, finalmente, facendo scatenare il pubblico, numeroso e entusiasta. Gioia nella gioia, che ha avuto il sapore di ritorno alla vita Tra tormentoni non tutti esattamente d’autore e esibizioni con la sensazione di già visto, la serata ha corso a un ritmo serrato, a cui forse Sanremo potrebbe ispirarsi almeno un po’: solo 45 secondi per ogni cambio di palco.

Tra le voci che resteranno, anche quella di Maniža, la rapper che sta scombinando la Russia con il suo femminismo in rima, vissuto in patria come sovversivo: «Russian Woman» era tra i brani più attesi. Anche Malgioglio ha sottolineato la potenza del messaggio della cantante, ricordando poi la sua vicinanza al mondo Lgbtq e lanciandosi in un invito «al grande presidente Putin» perché si dimostri più sensibile verso la comunità. Parole che hanno commosso i commentatori italiani. Sui social, nel mentre, il solito tripudio. Tra i molti personaggi noti che hanno mandato il loro in bocca al lupo ai Måneskin ieri, anche Fedez (con Francesca Michielin era arrivato secondo a Sanremo, dietro di loro), che ha scritto: «Tranki raga, appena finisce di allattare scateno la Chiarona nazionale». E, in effetti, Chiara Ferragni ha invitato i suoi 23 milioni di follower a votare per l’Italia.E alla fine, l’Italia ha cantato. Ha gridato, anzi. Il rock di «Zitti e buoni» ha fatto tornare a esultare: per i Maneskin questo è il successo più grande.

CORRIERE.IT

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