Vaccino Covid, la seconda dose in vacanza: l’ipotesi del governo per il domicilio provvisorio di almeno 3 settimane
Figliuolo da par suo è consapevole dell’importanza della questione. Seppur abbia frenato pubblicamente ammettendo la complessità dell’operazione per motivi logistici, è consapevole della necessità di spingere i flussi turistici e l’economia dopo mesi di Pil in picchiata. Ieri ha emanato una circolare alle Regioni con alcune linee guida. Nella fase successiva della campagna si assisterà «al graduale passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub vaccinali verso un sistema di vaccinazioni delocalizzate, più capillare e prossimo ai cittadini, che permetterà di completare l’immunizzazione delle categorie più fragili, dei cittadini con ridotta mobilità, non ancora intercettati dalla attuale modalità organizzativa e che potranno essere raggiunti a domicilio». Anche con l’ausilio di infermieri. Soddisfazione da parte della federazione dei medici di base, che più volte ha denunciato la prevalenza del sistema ad hub. Più congeniale nell’emergenza. Ma inadeguato quando c’è da raggiungere i più restii.
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