Biancofiore: “Usano Berlusconi come una sagoma di cartongesso”
“Sto andando via da Fi dopo che Berlusconi l’ha lasciata. Certo, c’è formalmente. È il presidente. Ma c’è chi approfitta della possibilità di stargli vicino utilizzandolo come una sagoma di cartongesso per aumentare il proprio potere personale”. Michaela Biancofiore, ex coordinatrice altoatesina di Forza Italia ed ex sottosegretaria, spiega in un’intervista a Repubblica perché ha scelto di lascare FI per entrare in “Coraggio Italia”, il nuovo partito del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro e del governatore ligure Giovanni Toti.
“Dopo 28 anni è come un matrimonio a cui hai dato tutto e quindi il senso anche di fallimento è enorme. Ma quando ad amare è sempre uno solo, allora diventa difficile. Potrei raccontare tanti episodi in cui sono stata messa in cattiva luce agli occhi di Berlusconi. I fatti poi mi hanno sempre dato ragione”.
L’ex deputata berlusconiana nell’intervista si scaglia anche contro Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia. Secondo Biancofiore, con Tajani ai vertici, il partito “ha perso 50 parlamentari”.
“Nulla in contrario che sia il capo del partito se passasse dal rispetto dello statuto e magari da un congresso. In politica c’è una sola unità di misura: il consenso. E quando se ne vanno migliaia di dirigenti sul territorio, di eletti, di voti, allora devi prendere coscienza che il consenso non lo hai. Ho telefonato a Berlusconi, che ha cercato di convincermi, non se l’è presa. Il motto di Fi ora è meno siamo, meglio stiamo, per far fuori i non allineati, come me”.
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