Roma sott’acqua. Virginia Raggi annegata come Ignazio Marino
Canoe e gommoni questa volta non si sono visti, ma sarebbero certo stati molto utili per navigare nel traffico impazzito di questa novella Atlantide che come ai tempi del sindaco Marino – ma a distanza di ben 7 anni – si ritrova ancora, per l’ennesima volta, con l’acqua alla gola. La pioggia caduta, per carità, è stata tanta, e chi scrive era in strada, sotto il diluvio, cercando un riparo impossibile. Vedendo l’acqua salire, inesorabile, e il temporale non accennare a placarsi, la mente è corsa a quell’altro nubifragio, quando il primo cittadino Ignazio Marino, il chirurgo Dem – ve lo ricordate – è stato omaggiato da questo quotidiano con maschera e boccaio da sub. Meritatissimo. Chi scrive ricorda bene, nei giorni successivi all’inondazione, l’opposizione grillina scatenarsi in Campidoglio. Lì a puntare il dito contro le caditoie e i tombini intasati, le fogne vecchie e decrepite non in grado di contenere un «banale temporale estivo». A distanza di anni arriva l’ennesima, puntuale pioggia da record, a ricordare proprio ai grillini che promisero di stappare tante caditoie quanto i tappi di champagne fatti saltare in Francia, che le promesse hanno le gambe corte. E più ce le hai corte e più rischi di affogare, soprattutto se non hai fatto niente di niente per evitare che l’acqua arrivi fino al collo.
Una doccia fredda – o tiepida, visto la temperatura che ieri mattina sfiorava i 30 gradi – che ai grillini non può che far bene e riportarli con le pinne per terra. Alla città, però un po’ meno. A Roma nord è stato necessario perfino soccorrere alcuni bambini rimasti bloccati all’interno di una scuola materna. Nel giro di due ore, sono state una quarantina le richieste di soccorso ai Vigili del fuoco giunte al numero di emergenza tra le 12.45 e le 14.45. Le telefonate si sono accumulate fino a un massimo di oltre 100 utenti in coda. Sono state invece oltre 50 gli interventi della polizia locale di Roma Capitale intervenuti per la messa in sicurezza delle strade e tentare di agevolare il traffico impazzito. Le maggiori criticità hanno riguardato il quadrante nord: via Cassia, corso Francia, Ponte Milvio, largo Bratislava. In via Castelnuovo di Porto, a causa di un allagamento, si è resa necessaria l’evacuazione di una scuola materna, con 40 bambini spaventati. Diversi i sottopassi allagati e le strade proprio a causa dello scarso filtro dei tombini. In città ce ne sono circa mezzo milione, caditoie. L’ultima volta che l’attuale amministrazione ha affrontato il problema ha parlato di avvenuta manutenzione per circa 30mila “scolatoi”.
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