Brescia, 54enne vaccinato con AstraZeneca muore di trombosi. I familiari: «Vogliamo risposte»
«Era donatore, ma si erano formati altri trombi ed è stato possibile espiantare solo fegato e reni». Gianluca si è spento così, «e noi abbiamo perso davvero tanto, un uomo per bene, semplice, con la testa sulle spalle e tanta gioia di vivere», dice Giulia con orgoglio di figlia. «Non vivevamo insieme e ogni sera arrivava la sua video chiamata per la buonanotte. Ora il telefono non squilla più», dice disperata Cinzia. C’è il dolore, ma anche qualche perplessità: «È sempre stato detto che era meglio evitare di somministrare AstraZeneca sotto i 60 anni. E poi – sottolinea Sonia – mio fratello e la ragazza di Genova diventano “quell’unico caso su 100 mila”. Perché? Forse era meglio consigliare di fare delle analisi prima del vaccino. Se mio fratello aveva effettivamente un problema latente, sarebbe stato diagnosticato e, forse, non saremmo arrivati a questo punto. Ci vuole più tutela per chi si vaccina». Stamattina all’obitorio del Civile sarà aperta la camera ardente. Lunedì alle 10.30 l’ultimo saluto a Gianluca Masserdotti nella parrocchiale di Flero.
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