Sparatoria Ardea: il killer girava armato e faceva paura. Ma nessuno lo ha mai fermato
Eppure l’unico precedente di polizia dell’uomo risale a maggio 2020: un’aggressione ai danni della madre, nella quale pare la minacciò con un coltello, in seguito alla quale fu portato in ospedale per un Tso e dove rimase però solo un giorno. Poi è tornato solo, rifiutando ogni aiuto psicologico. Pare che la ASL abbia tentato ma sia stata respinta. Sul perché sia definitivamente andato fuori di testa, nessuno è ancora in grado di saperlo. Ieri pomeriggio a Colle Romito circolava una storia che poteva spiegarlo.
“Mi dicono che in mattinata lui e il padre dei bambini avevano litigato per futili motivi – sostiene il presidente del consorzio, Romano Catini – ma non so se è vero”. E infatti di questo non c’è conferma, a fare luce sarà l’inchiesta, ma per ora i carabinieri smentiscono “qualsiasi contatto tra l’omicida e la famiglia dei due bambini”. Così dice anche il sindaco di Ardea: “Questa tragedia è ancora più terribile perché appare priva di motivazioni. Non c’è un perché, è solo la follia di un uomo che scoppia all’improvviso e si porta via con se tre vite”.
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