La soluzione del salario minimo
Stefano Lepri
Le imprese stanno ricominciando ad assumere. Ma se qualcuna non trova i lavoratori che desidera, è per colpa della pigrizia indotta dai sussidi o perché offre paghe troppo basse? Una risposta corretta a questa domanda è cruciale anche al di là della ripresa post-pandemia che, salvo imprevisti, si consoliderà. Ci possono essere fattori transitori: la residua paura del contagio può indurre a rifiutare un’offerta di lavoro che in altri tempi si sarebbe accettata; i sussidi ricevuti ieri possono rendere meno pressante la ricerca di lavoro oggi.
Si è passati superficialmente da una esagerazione a quella opposta, dallo «tsunami di licenziamenti» paventato dai sindacati alla lamentela contro chi «resta sul divano» perché protetto dal Reddito di cittadinanza. La seconda tuttavia indica un problema su cui è opportuno riflettere. Se una cifra modesta come quella del Rdc (al massimo 500 euro per una persona che vive sola, importo medio erogato 586 a famiglia) può essere da alcuni considerata sufficiente a disincentivare dall’impiego, di quali impieghi stiamo parlando? L’inchiesta pubblicata ieri dal nostro giornale con il titolo «Proposte indecenti» forniva numerosi esempi attorno ai 600 euro al mese. Talvolta poi il lavoro si svolge in scarsa sicurezza, come sembra mostrare l’inchiesta sulla ragazza stritolata da un macchinario a Prato. Ieri è intervenuto anche il Papa ad ammonire che il ritorno all’attività dopo il Covid dev’essere l’occasione per rendere «più decenti e dignitose» le condizioni di lavoro.
Sì, in Italia i salari sono bassi. Più pericoloso ancora per il futuro è che siano pagati poco i laureati, il che scoraggia i giovani dallo studio (e dimostra che la colpa non è degli immigrati, perché non sono loro a concorrere per quel tipo di impieghi). Non si può distribuire una ricchezza che non si produce. Ma si può fare qualcosa per proteggere i più deboli, nello stesso tempo eliminando ostacoli alla crescita. Paghe troppo basse non fanno bene nemmeno alle imprese, perché disincentivano l’innovazione tecnologica. Un salario orario minimo potrebbe essere utile.
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