Conte avverte Grillo: se non ci sta il progetto del nuovo M5S salta

Ilario Lombardo

ROMA. Delusione. Così rispondono le fonti più vicine a Giuseppe Conte sondate per conoscere lo stato d’animo dell’ex premier dopo lo strappo con Beppe Grillo. L’avvocato è deluso per la china che sta prendendo la dialettica interna al M5S. Prima la contesa sui dati degli iscritti alla piattaforma Rousseau, lo scontro e il divorzio con Davide Casaleggio. Ora il conflitto esploso con Grillo a poche ore dalla presentazione ufficiale del nuovo statuto del Movimento. Gliel’avevano spiegato per bene che i grillini è come se fossero avvolti da un incantesimo malefico che li trascina in eterne risse e lacerazioni periodiche. Ma Conte non si aspettava di dover arrivare a duellare con il comico, colui che gli ha consegnato le chiavi della sua creatura.

Racconta chi gli ha parlato nelle ultime ore che però Conte è deciso a non capitolare: la condizione imprescindibile perché il nuovo progetto vada in porto è che Grillo ne sia pienamente convinto. Se non fosse così, secondo l’avvocato non ci sarebbero le condizioni minime per dare nuova vita e nuovo slancio al Movimento. L’ex premier, fa sapere, è pronto a fermarsi qui. Se a Grillo serve qualche giorno in più bene, ma poi Conte vuole una risposta definitiva. Lo statuto è la pietra fondativa del partito che immagina. Ci ha lavorato per mesi, creando un’architettura più articolata, adatta a un percorso politico di rilancio, senza le arzigogolate trovate del non-partito liquido. Glielo aveva chiesto Grillo di farlo, sostiene con amarezza l’ex premier, prima che qualcosa si spezzasse.

Da quanto si è potuto ricostruire, Grillo non ha gradito soprattutto metodo e comportamento di Conte, ma anche alcuni passaggi del testo che, a suo avviso, ridimensionerebbero il suo ruolo di garante. Di certo il comico genovese si è lamentato con più persone di un fatto: «Non mi risponde manco al telefono – si è sfogato – non può non rispondermi al telefono se lo chiamo più volte». Quando poi ha saputo che, anche senza il suo via libera definitivo al testo, si stava predisponendo tutto per fissare l’evento di presentazione del nuovo statuto, per domani o dopodomani, Grillo lo ha fatto saltare. C’è dell’altro, però, che non andrebbe giù al comico. Conte avrebbe imposto una tabula rasa della squadra dei legali che da sempre fanno parte della famiglia del M5S.

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