Covid in Gran Bretagna, stop alle restrizioni dal 19 luglio
Le protezioni personali resteranno in uso solo negli ospedali e nei presidi sanitari, ma potrebbero essere incoraggiate sulla metropolitana di Londra (anche se su base volontaria).
Il consiglio ufficiale del governo a «lavorare da casa quando possibile» verrà abolito, anche se non ci sarà l’ordine di tornare tutti in ufficio: la cosa verrà lasciata a discrezione delle singole aziende e si prevede che nella maggior parte dei casi prevarrà un modello «ibrido».
I mitici pub inglesi torneranno alla loro atmosfera normale: dall’inizio della pandemia era stato vietato ordinare al bancone e bisognava farsi servire al tavolo. Fra due settimane ci si potrà di nuovo accalcare attorno a una pinta di birra.
La Gran Bretagna è così il primo grande Paese al mondo a mettersi alle spalle la pandemia, nonostante il recente balzo dei contagi dovuto alla variante Delta. Ma ormai i due terzi della popolazione adulta è completamente immunizzato e l’86 per cento ha ricevuto almeno una dose di vaccino (e soprattutto gli anziani e vulnerabili sono pressoché interamente protetti): questo ha fatto sì che la variante non avesse un impatto significativo sui ricoveri in ospedale e soprattutto sui decessi.
Il «liberi tutti» era stato già programmato per lo scorso 21 giugno, ma il governo Johnson era stato costretto a farlo slittare di quattro settimane a causa del dilagare della variante Delta: ora che però si è visto che i vaccini sono altrettanto efficaci, è arrivata la decisione di rompere gli ultimi indugi.
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