Covid, ecco chi rischia di più di finire in terapia intensiva

Avete anche ragazzi giovani in reparto?

«Sì, ci sono anche casi di trentenni intubati ma che non sono in pericolo di vita. Anche loro non sono vaccinati. Si salveranno ma, mi creda, non è una bella esperienza venire intubati. Per questo motivo consiglio anche ai più giovani di vaccinarsi».

Che cosa si aspetta sul fronte Covid nelle prossime settimane?

«Credo che assisteremo ad un incremento dei contagi, del resto è ciò che sta accadendo in diversi Paesi nel mondo e anche vicini a noi».

Colpa della variante Delta?

«Sì, questo tipo di mutazione rispetto al ceppo principale del virus è particolarmente contagiosa. E’ la variante che si sta diffondendo con estrema velocità e che sta già soppiantando la variante inglese. Per fortuna, però, viene respinta grazie ai vaccini. Insomma, la riposta vaccinale è buona e questo è positivo».

Quindi il liberi tutti degli inglesi è giustificato? E’ sufficiente vaccinarsi?

«Credo che, rispetto all’estate scorsa, molte cose siano cambiate e questo grazie ai vaccini. Ma non consiglio affatto di abbandonare così allegramente l’uso delle protezioni alle quali ci siamo abituati, ad iniziare dalla mascherina. Anche all’aperto».

Anche all’aperto?

«Solo nelle situazioni in cui c’è molta folla o assembramento. Nei posti chiusi da tenere assolutamente, invece. La variante Delta si trasmette, infatti, molto velocemente: bastano pochi secondi di contatto con una persona contagiata. Dico questo perché, nonostante oltre il 40% degli italiani sia immunizzato, sono ancora troppi quelli non vaccinati».

LA STAMPA

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