Chi non si vaccina e perché? Resistono prof, sanitari e over 60
Molto più massiccia l’astensione dal vaccino nelle schiere dei prof. Il Ministro Patrizio Bianchi ha parlato di oltre 215 mila docenti non vaccinati. Un numero elevato se si punta a riaprire a settembre le scuole in presenza.
Allertato sul tema, il commissario all’emergenza Covid Francesco Figliuolo assicura: “Sto scrivendo a tutte le Regioni per incentivare con ogni mezzo quella parte di operatori scolastici che ancora mancano. Nel caso della Regione Lazio, siamo al 99,8%, abbiamo raggiunto la massima copertura possibile. Però ci sono ancora 8 o 9 regioni che sono sotto l’80%. Tutti gli operatori scolastici devono capire l’importanza non solo per loro stessi ma anche per la collettività. E questo per riaprire a settembre le scuole in sicurezza e magari con meno vincoli possibili”.
Ma a livello di grandi numeri, sono principalmente gli over 60 ad allarmare. Tenendo conto del progressivo aumento dei casi e della diffusione della variante Delta, nel nostro Paese il tallone d’Achille continua ad essere rappresentato dagli oltre 4,77 milioni di over 60 a rischio di malattia grave non coperti dalla doppia dose di vaccino: di questi, 2,22 milioni (12,4%) non hanno ancora ricevuto nemmeno una dose con rilevanti differenze regionali (dal 21,8% della Sicilia al 7,2% della Puglia), mentre 2,55 milioni (14,2%) devono completare il ciclo dopo la prima dose.
“Il balzo in avanti rispetto ai 5,75 milioni di over 60 non adeguatamente protetti della scorsa settimana – puntualizza Renata Gili, responsabile Ricerca della Fondazione Gimbe – è quasi esclusivamente legato al completamento di cicli vaccinali: in altri termini, non cresce il numero di over 60 che ricevono la prima dose, segno di una persistente esitazione vaccinale in questa fascia di età”.
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